Un film ben fatto riesce sempre a far parlare di sé, attraverso la critica e le recensioni che ne lodano le qualità. Quasi sempre, poi, il film è indissolubilmente legato al regista, padre orgoglioso del suo prodotto. Ma anche un film fatto davvero male può far parlare di sé, e sicuramente riesce ad attirare l’attenzione della critica. E’ capitato con “Dream House”, pellicola del 2011 diretta da Jim Sheridan e interpretata da Daniel Craig e Rachel Weisz. Questo film, nonostante il flop al botteghino, è molto conosciuto nel mondo del cinema, e deve la sua fama proprio a tutti i difetti che presenta. Difetti che portarono ad un’aspra controversia tra regista, casa di produzione e gli stessi attori.

La trama di “Dream House”

Will Atenton (Daniel Craig) è un editor di successo che decide di lasciare il proprio lavoro per dedicarsi alla famiglia e scrivere un libro. Lui, la moglie Libby (Rachel Weisz) e le loro due bambine sono andati a vivere in una casa in una cittadina del New England. Quella che sembra essere l’abitazione sognata si rivela progressivamente come il luogo in cui, in un recente passato, una madre è stata uccisa con le sue due figliolette. All’epoca il padre fu riconosciuto colpevole del delitto. Will si mette in allarme anche perché intorno all’edificio si verificano movimenti sospetti.

“Dream House”, la casa dei sogni diventa un incubo per il suo regista

Dream House” viene rilasciato nelle sale statunitensi nel 2011, e si rivela un flop. Al totale fallimento del botteghino si aggiunge la spietata mano della critica, che distrugge completamente la pellicola. Il colpo di grazia alla reputazione di “Dream House” arriva dallo stesso regista, Jim Sheridan, che decide di disconoscere il film, chiedendo che venga rimosso il suo nome. Sarebbero diversi i motivi dietro al gesto estremo del regista, tutti collegati alle controversie tra quest’ultimo e la casa di produzione del film, la Morgan Creek Productions.

La casa di produzione modificò notevolmente la parte finale del film, discostandosi di molto dall’idea iniziale del regista. Sheridan, a sua volta, decise di eliminare i dialoghi scritti dallo sceneggiatore David Loucka, scegliendo di improvvisare. Per questi motivi la casa di produzione prese in mano il progetto, decidendo il montaggio finale senza consultare Sheridan.

Dopo il regista, gli stessi attori si dissociano dal film

Non solo il regista, anche i due attori protagonisti hanno voltato le spalle al film. Infatti, dopo che fu distribuito un trailer che, di fatto, rivelava il grosso delle sorprese contenute nel film, Sheridan, Rachel Weisz e Daniel Craig si sono rifiutati di promuovere la pellicola e farsi intervistare dalla stampa.

I protagonisti di “Dream House” Rachel Weisz e Daniel Craig. I due attori sono convolati a nozze nel 2011, lo stesso anno dell’uscita del film.

Insomma, sembra che questo film non valga la pena di essere visto. Ma se il principio del “bene o male, l’importante è che se ne parli” fosse vero, probabilmente tutta questa cattiva pubblicità potrebbe aver attirato i più critici e i più curiosi, donando a questa sfortunata pellicola senza regista l’occasione di farsi conoscere.

Vera Martinez