DTM: sintesi della stagione
Il mondiale DTM si è concluso da poco. I team stanno già pensando alla prossima stagione, ricca di novità. Prima di analizzare la prossima stagione, ripercorriamo la quella appena trascorsa. Gary Paffett ha conquistato il titolo, ma quali sono stati i fattori/momenti determinanti?
La stagione appena trascorsa si è conclusa con il doppio appuntamento di Hockenheim che ha decretato Gary Paffett campione all’ultima gara. L’inglese è riuscito a battere la concorrenza di Paul di Resta e Renè Rast. La sua stagione ha visto degli alti e bassi, ma dove ha davvero fatto la differenza?
Fin dai test la Mercedes si era mostrata l’auto da battere nonostante il ritorno di Pascal Wehrlein e Daniel Juncadella che hanno dovuto adattarsi alle nuove vetture con minor carico aerodinamico per aumentare i sorpassi in pista. Effettivamente le cose sono migliorate e di sorpassi se ne sono visti molti, salvo le situazioni in cui lo stesso circuito non ne permetteva (ad esempio Zandvoort).
Costanza di risultati
Mercedes alla prima gara stagionale ha fatto bottino pieno con pole e vittoria in gara 1 di Paffett davanti a Auer e con gli altri 4 piloti in top ten; Glock invece ha fatto lo stesso per la seconda gara del weekend. Paffett ha quindi trovato come suo primo avversario la BMW mentre le Audi nonostante i piazzamenti a podio non sono mai state in grado di lottare per le posizioni di testa.
Paffett vincitore ad Hockenheim in gara 1Paffett si ripeterà poi nella gara 2 al Lausitzring, un weekend dominato dalla Mercedes eccezion fatta per la qualifica di gara 2 che ha visto il rookie Eng conquistare la sua prima pole nel DTM. Questo dominio si è ripetuto anche nel weekend ungherese in cui solo Wittmann, vincitore in gara 2, ha impedito un bottino pieno. Paffett e Glock hanno ottenuto il loro primo zero in classifica proprio a Budapest, su pista bagnata. Da quel momento Paffett raccoglierà una serie di risultati importanti (1 vittoria, 3 secondi posti e 3 pole position) che gli permetteranno di distanziare Glock e fare in modo che il mondiale sia una questione interna Mercedes Paffett-di Resta.
In questa prima fase del mondiale Edo Mortara aveva ottenuto dei punti pesantissimi e questo aveva fatto presagire che ci potesse essere anche lui nella lotta mondiale ma la sua discontinuità, iniziata dopo Misano, lo hanno definitivamente messo in ginocchio.
Misano: un pesante doppio zero
Una delle novità della stagione è stato il primo weekend in notturna sul circuito Marco Simoncelli di Misano. Un evento staordinario, sottolineato dal fatto che la BMW ha schierato come pilota Alex Zanardi che ha incredibilmente ottenuto un 5°posto in gara 2. Se le cose fossero andate diversamente, Paffett avrebbe ricordato a lungo e amaramente il weekend italiano perchè in quell’occasione, su pista bagnata, non è riuscito a ottenere punti a discapito di Paul di Resta (pole e vittoria in gara1). A Misano è arrivata anche la prima vittoria di Joel Eriksson, il giovane rookie BMW.
Misano è stato quindi il turning point della stagione di Paffett perchè, pur non ottenendo più vittorie, da quel momento arriverà sempre a punti e questa costanza di risultati è stato l’elemento chiave che gli ha permesso di diventare campione del mondo per la seconda volta.
Oh…mi è sembrato di vedere un Rast!!!
Al Nurburgring comincia un’altra storia o un altro mondiale come meglio lo si vuol vedere. Si perchè dopo un inizio di stagione in cui sembrava essere una questione BMW e Mercedes, con l’Audi mai in grado di lottare per il campionato sia per sfortuna che per mancanza di competitività, Renè Rast ha fatto bottino pieno. Non solo tra i boschi della Sud-schliefe ma anche in Austria e poi di nuovo a Hockenheim. Nonostante ciò Paffett è andato costantemente a punti giocandosi la leadership nel campionato punto a punto con Paul di Resta.
Rast inanella una serie di 5 vittorie consecutive, record DTM, che gli consentiranno di giocarsi il mondiale nell’ultima gara a Hockenheim. Rast non fallisce e ottiene la 6°vittoria di fila ma l’Audi che fino a quel momento aveva supportato il tedesco fallisce alla ultima gara stagionale e Paffett si laurea campione del mondo per 4 punti, accontentandosi del 3° posto in gara.
E adesso cosa accadrà nel 2019?
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— DTM (@DTM) October 11, 2018
La Mercedes con il titolo costruttori e piloti vinto saluta in bello stile il mondiale DTM. Certamente lascia un’eredità pesante che è stata accolta dalla Aston Martin, la quale utilizzerà propulsori e trasmissione Mercedes. Il regolamento inoltre è stato unificato col Super Gt e si utilizzeranno motori V4 turbo. Non resta quindi che attendere la line up delle squadre e prepararsi per una stagione ancora più combattuta.
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