Francesco Bagnaia vola con decisione verso il suo primo titolo assoluto in MotoGP, il secondo per il marchio italiano dopo quello di Casey Stoner nel 2007. Il giovane pilota chivassese ha recuperato in sole sette gare un gap di 91 punti nella seconda parte di stagione, merito di una Desmosedici GP22 che è progressivamente cresciuta di livello fino a diventare quasi perfetta su ogni tracciato e in qualsiasi condizione. Ma merito anche di un grande gioco di squadra, oltre che di un certo pressing dai vertici aziendali. Sono proprio gli ordini di scuderia pro Pecco in casa Ducati al centro delle attenzioni nel paddock del Motomondiale.
Ducati e gli ordini di scuderia: Borgo Panigale vuole “ad ogni costo” il titolo MotoGP
Intorno al pilota di punta in lotta per il titolo però gravitano però altri sette compagni di marca, divisi da ordini di scuderia oggi definiti “indicazioni“, in corso dal Gran Premio di Misano. Ducati non vieta in alcun modo a nessun pilota di vincere, ma ciò che si evince è il fatto che sia categoricamente vietato ostacolare o togliere punti a Pecco Bagnaia. Su Canal+ Johann Zarco ha svelato qualche retroscena, affermando: “Da Misano abbiamo alcune istruzioni di gara, difficili da applicare quando non siamo in lotta. Ma oggi è stato così, non ero in lotta per la vittoria e ho dato il vantaggio a Pecco… Dall’Igna mi ha ringraziato per aver ceduto il podio, l’ha visto un gesto da gentleman“. Nessun pilota è felice di dover rinunciare anche ad una singola posizione, ma in certe circostanze meglio assecondare certe richieste provenienti dai vertici aziendali.
Le repliche di Bastianini e Martin
Non tutti però sono disposti ad accettare tali richieste, come ad esempio Enea Bastianini, che non ha fatto sconti al futuro compagno di box nelle ultime 3 gare: “Penso che Ducati ricorderà questo gesto“, ha aggiunto Zarco. “A parte Bastianini, con gli altri piloti Ducati riusciamo a dialogare bene tra di noi e ci rispettiamo a vicenda“. Anche nel garage Pramac Racing, Jorge Martin si ritiene per nulla disposto a fare delle rinunce per un avversario, anche se ingaggiato dallo stesso marchio. “Per Ducati era meglio che Pecco arrivasse terzo o vincesse la gara, ma alla fine siamo in un Mondiale e io avrei lottato per il podio” , ha dichiarato lo spagnolo. “È vero che se si lotta con Pecco per un sesto o un ottavo posto non serve sorpassarlo. Ma vale la pena tentare un podio e ancora di più se hai il passo per cercare di vincere la gara”. In vista del GP australiano Enea Bastianini avverte: “Adesso si fa divertente“.
Gabriele Viespoli
(Credit foto – pagina Facebook Pramac Racing)
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