È morto Gianfranco D’Angelo, la star della comicità anni 80

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Di Redazione Metropolitan


«L’attore Gianfranco D’Angelo è morto nella notte fra il 14 e il 15 agosto al Policlinico Gemelli di Roma dopo una breve malattia. Avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto». Lo fa sapere il suo ufficio stampa in una nota.

Attore, comico, cabarettista, doppiatore, imitatore e cantante, era nato a Roma nel 1936. Dopo aver svolto diversi lavori, debutta in Rai all’inizio degli anni ’70, dove è apparso in vari programmi a fianco dei personaggi di punta dell’epoca, da Raffaella Carrà a Sandra Milo.

È morto a Roma l’attore Gianfranco D’Angelo. Attore, comico, doppiatore, cabarettista, avrebbe compiuto 85 anni il 19 agosto. Era ricoverato al Policlinico Gemelli, è scomparso dopo una breve malattia.

Romano, D’Angelo aveva iniziato in teatro – dal Puff di Roma, con Lando Fiorini, al Sistina con Garinei e Giovannini, al Derby di Milano – per approdare poi in tv e diventare uno dei volti più noti e amati degli anni ’80 e ’90 in trasmissioni come Drive In.

D’Angelo sbarca in tv all’inizio degli anni 70 con il programma Rai Sottovoce ma non troppo, seguono il programma Foto di gruppo con Raffaele Pisu, il film tv La bambola, la serie La porta sul buio prodotta da Dario Argento, le partecipazioni a show Rai come Milleluci (1974), Dove sta Zazà (1973), Mazzabubù (1975).

Ma il ‘boom’ di popolarità arriva con ‘Drive in’ (1983-1988): il comico interpreta Armando, un domatore di insuccesso che cerca ogni volta di far compiere a un cocker, assolutamente indifferente, degli esercizi circensi improbabili al grido ‘Has Fidanken’.

Nel 1988 conduce su Italia 1 assieme a Ezio Greggio la prima stagione del programma Striscia la notizia. Nel 1992 è il protagonista della sitcom Casa dolce casa, assieme a Alida Chelli e Enzo Garinei; nella serie compare anche sua figlia, Daniela D’Angelo, che interpreta il ruolo della figlia come nella vita. Dopo aver vinto quattro Telegatti, nel 2001 vince il Delfino d’oro alla carriera