Lutto nel mondo della musica leggera. È morto alle prime luci di oggi all’età di 74 anni Giorgio, il fratello minore di Edoardo ed Eugenio Bennato. Se lo è portato via un attacco di cuore. Musicista anche lui, aveva cominciato giovanissimo con i fratelli facendo parte del Trio Bennato, che aveva segnato l’erdio musicale dei tre nella loro Bagnoli. Nella sua carriera si conta anche la partecipazione ad una edizione del Festival di Sanremo, l’edizione del 1980, con il brano «Ma vai, vai!». Intorno alle 15.30 di oggi a dare notizia della sua scomparsa è stato il fratello Eugenio con poche parole sui suoi profili social: «Addio Giorgio. Il più piccolo di noi tre. Il più saggio di noi tre». Quando Giorgio intraprese la sua carriera, per distinguersi scelse il cognome della mamma: Zito. 

Chi era Giorgio Zito

Giorgio intraprese da adolescente la carriera di musicista, sulle orme di Edoardo – oggi 77enne – e di Eugenio – 75enne. Imparò a suonare la chitarra, come entrambi i fratelli maggiori, poi si specializzò nel banjo ma non disdegnava nemmeno le percussioni. Con i Diesel, una formazione rock che nacque a Napoli dietro suo impulso al tramonto del Trio Bennato, l’esperienza durò il breve volgere di qualche anno. Poi decise di proseguire la carriera da solista e qui assunse la decisione di accostare al suo nome il cognome della mamma Adele, anche per distinguersi dai fratelli che nel frattempo calcavano già le scene nazionali. Di Giorgio Zito si ricorda oggi anche la collaborazione da giovanissimo ad un brano di successo di Edoardo, “Cantautore”. Nella sua carriera Giorgio Zito ha inciso quattro dischi («Un posto all’Inferno», «Avanti un altro» e, con la rock band dei Demonilla, «Evoluzione» e «In attesa di giudizio») e svariati 45 giri. Nel 1980, l’anno della partecipazione a Sanremo, ha fondato con i suoi fratelli le Edizioni Musicali Cinquantacinque e nel 1985 la casa discografica Cheyenne Records, diventandone l’amministratore e il direttore artistico, occupandosi della produzione di artisti esordienti. Il Trio Bennato si era ritrovato di nuovo insieme nel 2017, grazie alla “chiamata” di Gino Magurno che aveva scritto il brano «Domani» il cui videoclip raccontava della loro infanzia a Bagnoli, alternando vecchie immagini inedite a quelle dei luoghi oggi.