È morto John McCain, senatore repubblicano

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Di Redazione Metropolitan

Addio a John McCain, senatore repubblicano deceduto all’età di 81 anni in Arizona, a causa di una forma grave di tumore al cervello.

Il militare. Da sempre appassionato, grazie al lavoro del padre e del nonno, al mondo militare, McCain si iscrisse all’Accademia Navale dove si laureò nel 1958; successivamente, dopo l’addestramento, entrò nell’aviazione della Marina, compiendo missioni a bordo dei cacciabombardieri nelle zone di Cuba, dei Caraibi, dell’Unione Sovietica e del Mediterraneo. Sopravvisse a diversi incidenti aerei, si sposò due volte, nel 1965 e nel 1980, ed ebbe quattro figli naturali e tre adottati.

La prigionia. Nel 1967, a seguito di un attacco ad alcune strutture logistiche (fabbriche, depositi d’armi, ponti) in Vietnam del Nord, rimase ferito a gambe e torace in un incendio in cui morirono 134 marinai. Fu una guerra combattuta da due schieramenti: il Vietnam del Nord, comunista, dei Vietcong sostenuti dai Khmer rossi, seguaci del Partito Comunista in Cambogia, e il Vietnam del Sud, filo-occidentale, supportato da Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Thailandia, Corea del Sud e Filippine. Nel feroce e sanguinario conflitto, dal 1962 al 1973, morirono più di un milione di soldati dei due schieramenti e più di tre milioni di cittadini innocenti tra vietnamiti, cambogiani e laotiani. Fu in una di queste operazioni militari, nei pressi di Hanoi, che l’aereo su cui era a bordo McCain venne abbattuto. L’ormai esperto McCain si salvò buttandosi col paracadute, ma venne arrestato. Dopo sei settimane di ricovero in un ospedale militare – in questo periodo fu intervistato da François Chalais nel corso di Panorama, un programma andato in onda nel gennaio del ’68 – venne incarcerato per cinque anni, due dei quali trascorsi in isolamento. McCain ha raccontato, successivamente, d’esser stato torturato e di aver tentato il suicidio. Nel marzo del 1973, dopo l’Accordo di Pace di Parigi, fu liberato e tornò in patria dove ricevette numerosi riconoscimenti al valore. Nel ’76 ebbe in comando uno squadrone aereo in Florida; nel 1981 si ritirò ufficialmente e definitivamente dalle Forze Armate.

Il politico. Nel 1982 fu eletto Deputato in Arizona e cinque anni dopo Senatore. Candidato nel 2000 alle elezioni per la Presidenza della Repubblica, fu sconfitto da Bush. Caldeggiò nel 2001 le guerre in Afghanistan e in Iraq, seppur denunciando gli abusi sui prigionieri di guerra, anche nelle realtà americane come il campo di prigionia a Guantanamo. Sostenne Mitt Romney, avversario di Obama, nel 2012. Contestò la candidatura di Trump, nel 2016, e successivamente la sua politica.

Il ricordo. Diverse celebrità politiche hanno scritto parole in sua memoria. Il presidente Trump ha twittato: “Più profondo rispetto per la famiglia di McCain. I nostri cuori e le nostre preghiere sono con voi”; la first lady Melania ha scritto: “Grazie senatore McCain per il suo servizio al Paese”; Obama lo ha ricordato così: “Eravamo molto diversi ma condividevamo la fedeltà a qualcosa di più alto, ovvero agli ideali per cui generazioni di americani e immigrati hanno combattuto, manifestato e fatto sacrifici”; George W. Bush, sintetico, ha affermato: “Mi mancherà”.

McCain, al di là delle idee e delle prese di posizione, fu certamente un grande e coraggioso militare e un politico coerente con le sue idee, lungimirante e appassionato, interessato alla politica sino agli ultimi istanti della sua vita.

Francesco Saverio Mongelli