È stata lanciata la prima Barbie con la sindrome di Down. L’uscita del nuovo modello della Mattel “continua ad ampliare l’inclusione nel gioco delle bambole”, afferma Lisa McKnight, vicepresidente esecutivo e responsabile mondiale di Barbie. “Questa bambola rompe le barriere creando la prima fashion doll con la sindrome di Down, consentendo a un maggior numero di bambini di proiettare il proprio futuro attraverso il gioco della fashion doll e di immaginare ciò che è possibile”. La nuova aggiunta alla gamma è stata progettata “in stretta collaborazione con la National Down Syndrome Society”, spiega Kim Culmone, vicepresidente senior e responsabile del design della sede centrale di Barbie.

Prima di lanciare il nuovo prodotto sul mercato, l’azienda ha collaborato con enti di beneficenza ed esperti medici statunitensi della National Down Syndrome Society, per realizzare una bambola che fosse il più possibile fedele all’immagine di una persona con Trisomia 21.

Ellie Goldstein, modella inglese con la sindrome di Down che è apparsa in una campagna pubblicitaria con la nuova bambola, ha dichiarato di essere “davvero felicissima” di vedere questa nuova versione inclusiva. “La diversità è importante per me – ha aggiunto la 21enne – perché la gente ha bisogno di vedere più persone come me nel mondo e non di tenerle nascoste”

“Da piccola passavo giornate intere con mia sorella e le mie amiche a giocare con Barbie. Ci piaceva tantissimo e ora c’è una con la sindrome di Down… wow… davvero incredibile, qualcosa che sognavo da bambina. È bello che i bambini prendano coscienza della diversità fin da piccoli. Che io e te siamo tutti uguali, che tutti sono belli e che siamo tutti parte della società, del mondo”.