Ecocabaret: nel corso dei secoli, il Teatro è sempre stato legato alla socialità; storicamente è stato sacro e politico, e nel Novecento anche sociale. Ma quanti di voi avrebbero mai pensato che il teatro potesse approcciare a temi quali l’ecologia? Molti artisti oggi decidono di battersi per un mondo eco-sostenibile (guardate le campagne di Leonardo Di Caprio!), ma la verità è che la riforma deve partire alla base: ovvero sia c’è necessità che di un teatro didattico -o eco-didattico, in questo caso- che possa insegnare (nel caso dei bambini) o re-insegnare (nel caso di noi adulti) cosa sia importante fare per rendere il mondo migliore.
Noi di Metropolitan Magazine abbiamo intervistato Eugenio Chiocchi, ideatore dell’ ecocabaret: uno spettacolo che unisce il cabaret alle tematiche ambientali trattando in modo semiserio gli usi e i malcostumi degli italiani, oltre al loro rapporto con le diverse tematiche legate all’ambiente.
Idea ed eco-comici
MM: Salve Eugenio. Vorrebbe spiegarci che cos’è l’ecocabaret, e da dove nasce l’idea? E chi sono gli eco-comici?
E.C. : L’ecocabaret nasce da un atto doveroso verso l’ambiente e la società. Dopo più di 30 anni di esperienza ( 43 oggi ) penso che, sicuramente, con la leva della comicità sarà più facile far metabolizzare dei sani concetti per fare in modo di evitare abitudini “assassine”; e si possa almeno evitare il peggio che potrebbe ancora avvenire. Solo con la consapevolezza si potrà salvare il pianeta. Nella fase iniziale era stato coinvolto un gruppo ampio, ma poi chi è veramente da ritenere artista di ecocabaret sicuramente Valeria Musso, Alessio Parenti e Fabrizio Palma .
MM : Pensa che la comicità sia il modo giusto per affrontare temi sociali e risvegliare le coscienze? Se sì, perché e come?
E.C. : La comicità e l’arte in genere sono stati sempre perseguitati dai regimi: stimolano con una apparente leggerezza le coscienze, quindi perché non usarlo anche con l’ecologia? E, come sempre, da pionieri diventa una missione. Le soddisfazioni più grandi le abbiamo avute coi bambini nella versione dell’ecocabaret didattico fatto nelle scuole, dove le insegnanti ci magnificavano del come noi, in 50 minuti, riuscissimo a far maturare dei concetti ecologistici.
Raccolta differenziata ed energie alternative
MM : La raccolta differenziata, energie alternative, sfruttamento responsabile delle risorse, ma anche il buco nell’ozono, le alluvioni e le carestie. Temi seri, trattati ormai da molti canali, argomenti abusati e diventati purtroppo quasi una moda?
E.C. : Purtroppo, appunto, anche le attività positive spesso sono utilizzate a scopi impropri : non ultimo il giornalismo da effetto o quelli economici, ma questo non può certo fermare le parti sane che affrontano il tema ecologico.
MM : Come è riuscito a sviscerare e “tradurre” col linguaggio del cabaret temi come la tutela delle risorse naturali, il consumo idrico, energetico, il rapporto con i rifiuti?
E.C. Non è stato facile, il lavoro autorale è molto laborioso, prima di avere dei dati certi e non per sentito dire; poi la sfida è far ridere di un argomento così delicato parlandone in positivo, quindi non cercando la risata o riflessione facile, come fanno tanti che cercano la facile risata sfottendo le abitudini sostenibili. Ma proprio tutto questo ha fatto innamorare Legambiente del progetto tanto da supportarci.