Sembra incredibile o addirittura inconcepibile ma, così come ci sono le specie a rischio di estinzione in biologia, esistono gli elementi a rischio di estinzione in chimica.

Non piu’ tardi di ieri abbiamo parlato della nascita della Tavola Periodica degli elementi, in correlazione al suo 150esimo compleanno.
Per diverse cause, pero’, alcuni degli elementi che oggi figurano sulla tavola periodica risulterebbero in “via di estinzione” sul nostro pianeta.
Cerchiamo di capire assieme cosa significa “elemento a rischio di estinzione”.

Elementi a rischio di estinzione: cosa significa?

Ma cosa significa esattamente “elementi a rischio di estinzione”? Significa che le risorse su questa Terra non sono infinite e l’aumento della popolazione, dei nostri consumi in maniera diretta, ed il cambio di alcune abitudini sociali ed industriali hanno fatto sì che alcuni elementi venissero consumati più velocemente di altri. Questi elementi sono fortemente a rischio di estinzione nei prossimi 100 anni. E se pensiate che siano troppi, beh… avete troppa fiducia.

Di quali elementi stiamo parlando?

Dei 107 elementi della tabella periodica ce ne sono ben 44 la cui fornitura nei prossimi anni è a rischio: di questi 44, per 7 c’è il rischio che possano svanire a causa del previsto aumento del loro consumo nei prossimi anni mentre per altri 9 che c’è il serio pericolo che, già al ritmo di consumo attuale, tra 100 anni non siano più disponibili sulla Terra.

L’elio

Partiamo dal primo degli elementi in via di estinzione: l’Elio.

“Ma come – si puo’ pensare – l’elio è il secondo elemento più abbondante nell’Universo ed è presente nella nostra atmosfera, come è possibile che stia svanendo?”

elementi a rischio di estinzione: L'elio, usato in molti campi, e' destinato a svanire nei prossimi 100 anni.
Una delle applicazioni ricreative dell’elio: Gonfiare i palloncini (Photo Credits: Pixabay)

Purtroppo è possibilissimo, visto che lo stiamo usando in tantissimi campi, dal riempimento dei palloncini al raffreddamento dei magneti delle macchine per la risonanza magnetica. Il problema dell’elio è che, a causa della sua estrema leggerezza, non viene del tutto trattenuto dalla gravità terrestre e sfugge dall’atmosfera venendo disperso nel cosmo. Qualcuno stima che ci rimangano solo 25 anni di elio a disposizione. A questo proposito ci sono nazioni come gli Stati Uniti che hanno istituito delle riserve( la US National Helium Reserve per gli USA): una sorta di banca dell’elio per tentare di ovviare a questa apocalittica possibilità.

La tecnologia Touchscreen legata alla scarsita’ di Indio, Gallio, Germanio ed Arsenico

Parliamo ora di indio, gallio, germanio ed arsenico. Se state leggendo le mie parole da un tablet o da uno smartphone, il vostro dispositivo contiene tutti questi elementi che sono indispensabili al suo funzionamento. Il problema è che questi elementi non sono presenti in grandi concentrazioni sulla nostra Terra e l’incremento del loro uso dovuto alla nuova tecnologia touchscreen ne sta impoverendo fortemente le risorse. Ed, incredibile ma vero, anche l’argento è coinvolto in questa situazione.

elementi a rischio di estinzione: La tecnologia TouchScreen sembra condannare Indio, Gallio, Germanio ed Arsenico ad una rapida estinzione.
Un dispositivo touchscreen, in vendita per pochi euro (Photo Credits: Raspberry Website)

Batterie ed ottone: anche lo Zinco rischia l’estinzione

elementi a rischio di estinzione: Le Batteria Zinco-Carbone tra le cause della possibile estinzione dello zinco.
Una batteria Zinco-Carbone (Photo Credits: Wikimedia)

Un altro elemento che rischia di sparire è lo zinco, a cui noi tutti siamo abituati per le batterie zinco-carbone e per tanti altri usi, dalla galvanizzazione alla diffusione delle sue leghe (fra tutte l’ottone) passando per i funghicidi e gli integratori alimentari. Purtroppo i suoi mille usi e la sua estrazione sfrenata mettono a rischio la sua presenza tra di noi… e in noi, visto che è un oligoelemento essenziale per il corpo umano e che ognuno di noi ne contiene da 2 a 4 grammi.

Tellurio ed Afnio

Anche il tellurio e l’afnio, purtroppo, a breve ci potrebbero lasciare. Per i non chimici, sono elementi forse neppure noti, ma entrambi hanno svariati usi molto importanti Il tellurio si usa nei pannelli solari, negli apparecchi a raggi infrarossi e come pigmento per la ceramica. L’afnio, invece, è usato nei motori aerei e nei reattori nucleari. Con l’espansione di questi campi di utilizzo è a rischio la loro presenza sulla Terra.

elementi a rischio di estinzione: L'afnio sarebbe a rischio estinzione a causa del suo massiccio impiego negli impianti nucleari.
Un impianto nucleare (Photo Credits: Pixabay)

Che cosa fare?

Cosa possiamo fare per evitare tutto questo? Al momento solo una cosa, riciclare con cognizione di causa tutti gli oggetti che contengono questi metalli rari in modo tale da poter avviare il recupero degli stessi e ritardare questa estinzione il più possibile. E sì, ho detto ritardare, non fermare, visto che nulla è illimitato sulla Terra e le risorse prima o poi sono destinate a terminare. Sta a noi decidere quando, però.

Stefano Pellone