Elezioni Europee 2019, dalla Santanché alla Kyenge gli esclusi dal Parlamento europeo sono nomi e volti noti della politica.
Elezioni Europee 2019 che vede personaggi politici eccellenti di destra e di sinistra fuori da Bruxelles. Tante le preferenze ma ciò non è bastato per il passaggio all’Europa. Schiacciati dalla potenza mediatica di Matteo Salvini e della sua Lega, proclamato primo partito in Italia con oltre il 34%, gli altri candidati non sono riusciti a lanciare un messaggio efficace agli elettori.
Gli esclusi eccellenti di Forza Italia e Fratelli d’Italia
Il Parlamento europeo è l’unica istituzione europea i cui membri sono eletti direttamente dai cittadini che domenica scorsa si sono recati alle urne per eleggere i loro rappresentanti a Strasburgo. Daniela Santanché, la candidata di Fratelli d’Italia ha ottenuto 7.878 voti ma, nonostante l’ascesa del suo partito, non passa al nord-ovest.
![“Daniela Santanché – Photo Credit: www.tgcom24.mediaset.it” elezioni europee 2019](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2019/05/daniela-santanche-1024x682.jpg)
Il cognome Mussolini non arriverà al Parlamento europeo. I candidati, discendenti del Duce, che correvano per l’Europarlamento erano due. In primis, Alessandra Mussolini, la candidata di Forza Italia, che non rientrerà a Strasburgo nonostante i 15.794 voti personali incassati. Anche il cugino Caio Giulio Cesare Mussolini è escluso. Era in corsa al Sud, ma per Fratelli d’Italia: ha conquistato 21.489 preferenze ma non approderà a Bruxelles.
![“Alessandra Mussolini e Caio Giulio Cesare Mussolini – Photo Credit: www.ilmessaggero.it” elezioni europee 2019](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2019/05/mussolini-1024x450.jpg)
Bocciata anche Elisabetta Gardini, l’eurodeputata uscente che aveva lasciato polemicamente Forza Italia indossando la casacca di Fratelli d’Italia ma, nonostante i suoi quasi 15mila voti personali, non è riuscita ad entrare nella squadra dei vincenti. Oltre 5mila preferenze a un altro “fratello” eccellente come Francesco Alberoni non sono sufficienti per essere promosso a Bruxelles.
![“Elisabetta Gardini – Photo Credit: www.vvox.it” elezioni europee 2019](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2019/05/Elisabetta-Gardini-1024x682.jpg)
I non eletti eccellenti di Pd, +Europa e sinistra
Bocciata anche Cécile Kyenge, ex ministro Pd per l’integrazione: le sue 1.151 preferenze ottenute nella circoscrizione nord-ovest non bastano per confermarsi eurodeputata.
![“Cécile Kyenge – Photo Credit: www.trevisotoday.it” elezioni europee 2019](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2019/05/kyenge1-2.jpg)
La sconfitta più dolorosa la paga +Europa, guidato da due europeisti convinti: Benedetto Della Vedova ed Emma Bonino. Con il suo +Europa, Emma Bonino non ce la fa: il suo partito resta sotto la soglia del 4% ed è costretta a rinunciare alle sue storiche battaglie in Europa.
![“Emma Bonino – Photo Credit: www.progettoitalianews.net” elezioni europee 2019](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2019/05/emma-bonino-1024x681.jpg)
Come anche il suo compagno di partito Federico Pizzarotti, il sindaco di Parma ex grillino, che conquista 3mila preferenze con +Europa-Italia in Comune ma non ce la fa perché sotto quorum. Delusa e amareggiata da un risultato che, oltre bocciare il suo partito, ha visto anche gli odiati competitor interni cimentarsi in Europa con una campagna elettorale dove i due vicepremier non abbiano fatto praticamente nulla a livello di interlocuzioni europee, come lei stessa ha sottolineato in un’intervista.
![“Federico Pizzarotti – Photo Credit: nextstopreggio.it” elezioni europee 2019](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2019/05/FedericoPizzarotti-1024x514.jpg)
Fuori dal Parlamento europeo anche Sandro Gozi, ex sottosegretario agli Affari europei dei governi Renzi e Gentiloni. È il primo dei non eletti in Francia, nella lista Renaissance, la nuova formazione politica creata da Emmanuel Macron.
![“Sandro Gozi – Photo Credit: www.forlitoday.it” elezioni europee 2019](https://metropolitanmagazine.it/wp-content/uploads/2019/05/Sandro-Gozi.jpg)
Le porte del Parlamento Ue
resteranno chiuse anche per Pippo Civati, candidato per Europa Verde:
non bastano gli 8.199 voti per andare in Europa. Bocciati, infine, i
comunisti Marco Rizzo e Paolo Ferrero. E Nicola
Fratoianni e Corradino Mineo di La Sinistra. Nella lista
degli esclusi finiscono anche Simone Di Stefano, leader di CasaPound e Roberto Fiore di Forza Nuova.