Elezioni: Prodi e l’investitura di Gentiloni

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Di Redazione Metropolitan

Elezioni: nella corsa finale al grande ballo delle incertezze che sarà il prossimo voto del 4 marzo, Prodi investe Gentiloni. L’ex premier sceglie (o meglio dà la sua preferenza) a Insieme, nuovo soggetto politico del 2018 che insegue il suo stesso sogno: un centrosinistra unito. Un soggetto politico che potrebbe aver creato lui stesso. E che vorrebbe realizzare “l’Italia che vogliamo”.

Elezioni Prodi e Gentiloni
Romano Prodi e Paolo Gentiloni credits: tiscali.it

Le prossime elezioni politiche italiane si avvicinano. L’appuntamento con il voto è fissato per 4 marzo 2018 ed è ora di scegliere. E Romano Prodi ha fatto la sua scelta. L’ex premier, durante un incontro elettorale, parlando di fronte all’attuale presidente del consiglio, Paolo Gentiloni, gli ha dato la sua investitura. Ufficiosa più che ufficiale, ma una preferenza netta. Commossa. Con tanti complimenti.

“C’è una certa commozione nel tornare a un’assemblea politica dopo quasi nove anni. E c’è commozione anche, proprio per il riconoscimento a Paolo del lavoro che sta facendo in un momento difficile in cui dobbiamo mostrare un paese sereno, che ha idee chiare, che riconosce i propri limiti e i propri meriti nell’ambito europeo e ricostruisce un ruolo per avere una influenza nel mondo, per essere l’Italia che noi vogliamo: sana, forte, rigorosa” Romano Prodi

E il fondatore dell’Ulivo si pronuncia anche sulla necessità delle coalizioni. Che “non sono frutto di cattiveria ma della complessità della nostra società che ha moltiplicato il numero dei partiti. Abbiamo bisogno di coalizioni”. E a dimostrazione fa l’esempio della Germania.

Elezioni: Prodi e la sua scelta di un centrosinistra che stia “insieme”

Romano Prodi, per le prossime elezioni, sceglie dunque il soggetto politico Insieme. Un insieme di partiti e soggetti preesistenti che, a ben guardare, sembrerebbe uscito proprio dalla mente del fondatore dell’Ulivo. E che ha due obiettivi/valori forti: lotta alla disuguaglianza e Europa. Ovvero “gli stessi valori che sono stati alla base dell’Ulivo e che io profondamente condivido”.

E Prodi ha scelto pure l’uomo che vorrebbe vedere come premier: Paolo Gentiloni. L’attuale premier appare ottimista riguardo il prossimo voto. 

Nella corsa elettorale, dice, c’è un distacco di sei-sette punti rispetto alla coalizione avversaria, Ma “non esistono distacchi incolmabili. Le cose possono cambiare se lavoriamo con grande impegno per un centrosinistra che risolva problemi del Paese. Sono convinto che nella prossima legislatura l’unico pilastro stabile sia quello del centrosinistra, tutti devono dare il proprio contributo”.

Elezioni: LeU, Silvio e il centrosinistra

Dunque, il programma di Prodi e Gentiloni è quello di un centrosinistra magari frammentato ma unito. E declinato in chiave europeista. Ma gli altri soggetti che dovrebbero stare insieme a loro che dicono? Partiamo dal leader di Liberi e Uguali, Pietro Grasso, che parlando a Pordenone ha detto: “Vedremo se avremo la possibilità concreta di portare avanti i nostri temi come lavoro e diritti dei lavoratori, sanità, istruzione e ambiente. Solo se saranno condivisi, vedremo se potremo governare”.

E Berlusconi invece? Positivo il giudizio su Renzi, “grande affabulatore e unico leader della sinistra”. Ma con lui niente accordi, perché “c’è un impegno nella coalizione che riguarda tutti e per l’impegno verso i nostri elettori e poi perché la sinistra ha portato il Paese in condizione davvero negative”.

Vedremo. Alla fine di questo ballo delle incertezze.

Federica Macchia