Alle elezioni di Taiwan, a vincere è stato William Lai, candidato del Partito democratico progressista (Dpp) e attuale vicepresidente del Paese. L’isola di Formosa era a un bivio decisivo per la propria storia, stretta dalle ambizioni di riunificazione della Cina.
Le elezioni hanno registrato un’affluenza record, almeno oltre il 70%. Sono le stime dei media locali dopo che, intorno a mezzogiorno (le 5 in Italia), si erano registrate percentuali di circa il 45% in città chiave tra cui Hsinchu, Tainan e Taichung. Gli iscritti nelle liste elettorali sono più di 19,5 milioni di persone, su una popolazione oltre quota 23 milioni. Secondo il canale di notizie taiwanese Set News, circa il 70,6 per cento della popolazione avente diritto al voto nella capitale Taipei si è presentata alle elezioni.
A certificare la vittoria di Lai è stato indirettamente il candidato dei nazionalisti del Kmt, Hou Yu-ih, che ha ammesso la sconfitta. Con oltre il 95% dei voti conteggiati, nella corsa per la presidenza a Taiwan a vincere è William Lai con circa il 40,34%, pari a oltre 5 milioni e 300mila voti. Al secondo posto proprio Hou You-ih, considerato il più disposto al dialogo con la Cina, con circa il 33%. Al terzo posto, infine, il candidato Ko Wen-jie del Partito popolare di Taiwan (Tpp), di centro, da lui fondato nel 2019, che si attesta intorno al 26%.
Chi è William Lai, il nuovo presidente di Taiwan
William Lai era il candidato presidente del partito governativo, che si oppone a una riunificazione con la Cina e vuole mantenere lo status quo e una maggiore autonomia. Lai è una scelta sostanzialmente in linea con l’attuale presidente Tsai Ing-wen, non ricandidatasi per il limite dei due mandati previsti dalla legge. Lai Ching–te è noto come William Ching-te Lai, classe 1959, è stato sia membro dello Yuan legislativo (dal 1999 al 2010) sia sindaco di Tainan (dal 2010 al 2017). Oltre a essere stato il vicepresidente, il 64enne è stato anche premier di Taiwan dal 2017 al 2019.