Elizabeth Olsen ha recentemente rilasciato un’intervista per il New York Times nella quale ripercorre alcune tappe della sua carriera. Ammette di esser stata frustrata in passato per aver dovuto rinunciare ad alcuni ruoli in linea con i suoi gusti a causa dei vincoli contrattuali con la Marvel.

La frustrazione di Elizabeth Olsen per aver dovuto rifiutare alcuni ruoli in passato

Elizabeth Olsen ha ammesso di essersi sentita frustrata in passato, quando a causa dei rigidi vincoli contrattuali della Marvel, ha dovuto più volte rifiutare dei ruoli che sarebbero stati in linea con i suoi gusti. L’attrice ha confessato che più volte le è successo di aver dovuto declinare una proposta allettante a causa della sua collaborazione a lungo termine con Marvel. A volte i ruoli che le proponevano erano per Elizabeth più interessanti dei suoi ingaggi, ma la politica della casa di produzione era molto chiara.

Il suo sentimento è stato quello di frustrazione per molto tempo. Anche quando, ad esempio, nel 2015 le proposero di recitare nel film The Lobster di Yorgos Lanthimos. Il rifiuto dell’attrice arrivò a malincuore e commenta quindi così il suo rapporto con Marvel:

“Mi ha portato via dalla capacità fisica di svolgere determinati lavori che pensavo fossero più in linea con le cose che mi piacevano come spettatrice”

La lunga collaborazione dell’attrice con Marvel

Elizabeth Olsen ha interpretato Wanda Maximoff / Scarlett Witch per ben sei progetti cinematografici che riguardavano l’universo Marvel. Un rapporto di collaborazione che se in passato le ha causato qualche frustrazione, oggi ammette essere stato anche molto soddisfacente. Il tempo – commenta l’attrice – ha fatto sì che le sue frustrazioni si alleviassero e potesse tornare a recitare con passione.

Il successo recentemente derivato dalla serie WandaVision e di Doctor Strange nel Multiverso della Follia (attualmente in tutte le sale) le ha fatto rivalutare la sua posizione. Ora, Elizabeth Olsen sarebbe anche disponibile e contenta ad interpretare un film incentrato sulla figura di Scarlett Witch. Lo farebbe – sottolinea – solamente se la storia fosse buona.

Camilla Tecchio