Emergenza di cumuli di rifiuti non raccolti e poi dati alle fiamme è ormai il ben noto scenario che si ravvisa a causa della mancanza di interventi legati al mondo dei rifiuti.

Emergenza piena a Torre del Greco, in provincia di Napoli, dove stanotte ignoti hanno dato fuoco alle montagne di spazzatura non raccolta da giorni dagli operatori.

Ceneri di rifiuti a Torre del Greco (Photo Credits: www.blitzquotidiano.it)

Il rogo è avvenuto nel quartiere Sant’Antonio, a ridosso di un complesso di palazzine e in un’area dove è stato costruito anche un parco giochi oramai in disuso. A spegnere l’incendio sono stati i Vigili del fuoco, allertati da chi nelle palazzine vicine ha visto dalle proprie finestre levarsi fumo e fiamme altissime.

I cassonetti a fuoco (Photo Credits: corrieredelmezzogiorno.corriere.it)

Forse semplici cittadini esasperati dall’assenza di raccolta hanno compiuto questo gesto. Un tema, quello dei rifiuti, che negli ultimi giorni ha aperto un nuovo scontro all’interno della maggioranza.

La questione del disaccordo tra Salvini e Di Maio sugli inceneritori

La polemica sugli inceneritori ancora una volta divide il governo giallo-verde. Da giovedì scorso il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, aveva insistito sulla necessità di realizzare nuovi inceneritori per ogni provincia della Campania. Dichiarazioni che hanno provocato la reazione del ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che ha sottolineato come gli inceneritori non c’entrino “una beneamata ceppa” con la Terra dei fuochi. 

Salvini e Di Maio si guerreggiano per l’ipotesi inceneritori (Photo Credits: www.partitosocialista.it)

Le affermazioni di Salvini

I rifiuti vanno smaltiti producendo anche utili, energia, ricchezza e non producendo i roghi tossici che avvelenano e ammazzano”. Lo ha detto il ministro Salvini all’assemblea nazionale della Cna. “Bisogna spiegare alla nostra gente che per il nostro bene, per la nostra salute e il nostro business non possiamo più far finta di niente” ha aggiunto.

Matteo Salvini (Photo Credits: www.lapresse.it)

Il punto di vista di Di Maio

Luigi Di Maio replica a distanza a Matteo Salvini, il quale ha ribadito che gli inceneritori non sono nel contratto e non è sua intenzione costruirne di nuovi a Napoli o in Campania. “Gli inceneritori non sono nel contratto. E poi se parliamo di inceneritori in Campania ce ne è già uno tra i più grandi in Europa” dichiara Di Maio. E aggiunge: “A me dispiace che Salvini abbia deciso di lanciarsi in questa polemica e di creare tensioni nel governo”.

Luigi Di Maio (Photo Credits: www.diariodelweb.it)

Il no agli inceneritori del ministro Sergio Costa

Disapprova l’ipotesi inceneritori anche il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa. “Il mio no agli inceneritori non è apodittico ma argomentato, e si tratta di argomenti di cui si è parlato nella fase preparatoria del governo”. Per Costa i termovalorizzatori “sono il fallimento del ciclo integrato, e con l’incremento della differenziata tra qualche anno saranno inutili”. Poi ha sottolineato che in Campania “non c’è emergenza ma sofferenza”.

Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa (Photo Credits: www.dire.it)

E annuncia Costa: “Sto lavorando a un disegno di legge. Si chiamerà ‘Terra mia’ per dare il senso del desiderio di riappropriarsi delle terre combattendo chi commette reati ambientali”.

Patrizia Cicconi