Emiliano De Martino sulla crisi: “Artisti lasciati nel dimenticatoio”

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Di Redazione Metropolitan

Emiliano De Martino intervistato da MMI: dalla neonata Associazione Professionisti dello Spettacolo (Aps) alla proposta di Drive in teatrali

E’ Alfonso Vitale nel cast della soap opera Un posto al sole in Tv, al cinema lavora con registi del calibro di Ettore Scola, Giovanni Veronesi e Silvio Muccino. Mentre a teatro è autore e regista. Tra i suoi lavori Solo cento volte nel 2015, 40 mq del 2017, fino a Mamma Napoli Mood del 2019.

Tutto questo, e non è che una minima parte della sua biografia artistica, è Emiliano De Martino, attore tra i più carismatici della sua generazione, mai scontato nel portare in scena i personaggi della Napoli dannata alternati a quelli brillanti. Insieme a Valentina Proietto Scipioni, attrice, dirige la EDM Produzione e Distribuzione e insegna canto, recitazione teatrale e cinematografica all’Accademia artistica EDM Factory.

EMILIANO DE MARTINO (C) ALESSIJA SPAGNA
EMILIANO DE MARTINO (C) ALESSIJA SPAGNA

Solare e versatile, lo conosciamo oggi, attraverso l’intervista rilasciata a MMI, nella veste di responsabile del Settore Giovani all’interno della neonata Associazione Professionisti dello Spettacolo (Aps). Insieme a lui, l’attore e doppiatore Ermanno Ribaudo.

Una decisione, quella di riunirsi e di fare squadra, per far fronte al momento drammatico che sta vivendo il settore dello spettacolo con il Lockdown per limitare i rischi da contagio da Covid 19.

EMILIANO DE MARTINO (C) ALESSIJA SPAGNA
EMILIANO DE MARTINO (C) ALESSIJA SPAGNA

Parlaci di questa Associazione. Come è nata e qual’è la sua finalità?

“L’associazione Aps si occupa di tutelare i lavoratori dello spettacolo in questo momento così particolare per tutti, ma in particolare per il nostro settore. Abbiamo più che mai bisogno di intavolare delle discussioni serie e mirate agli organi di Governo per tutelare i diritti dei lavoratori.

Ermanno Ribaudo che è segretario di questa associazione, è sicuramente la persona giusta. Mi sono fidato di lui e ho voluto sposare la sua causa, voglio essere parte attiva in questa battaglia che riguarda un po’ tutti noi, a parte me come individuo e come addetto ai lavori.

Il mio ruolo, all’interno dell’Aps è semplicemente quello di supportare e divulgare ai più giovani professionisti del settore questa battaglia. Ermanno mi vede come il loro rappresentante di categoria, io vorrei semplicemente essere un aiuto per il bene di tutti noi”.

Secondo te, il Governo in che modo dovrebbe tutelare il settore spettacolo e chi ci lavora ? Sono sufficienti le misure adottate finora?

Non sono assolutamente sufficienti le misure adottate. Noi come categoria siamo rimasti davvero nel dimenticatoio. Gli indennizzi previsti per i lavoratori sono stati erogati alla metà delle persone interessate. Il poco che è stato dato, 600 euro una tantum, è stato a vincolato a troppe restrizioni. Ad esempio il minimo di 30 giornate di lavoro… ma a chi ne aveva solo 29 e ne aveva in programma altre, perché non gli dovrebbero spettare?

Io credo che a prescindere dal ruolo che si ricopre all’interno della società, in un momento come questo, non si dovrebbe guardare la posizione sociale, ma l’individuo. Ogni casa, ogni single, ogni coppia, ogni famiglia dovrebbe avere la possibilità di stare a casa per pagare ciò che è obbligato a pagare pur non lavorando. Vivere magari con qualche ristrettezza, ma riuscire a coprire i bisogni primari, tutti.

EMILIANO DE MARTINO E VALENTINA PROIETTO SCIPIONI (C) ENZO DE ROSA
EMILIANO DE MARTINO E VALENTINA PROIETTO SCIPIONI (C) ENZO DE ROSA

Perché se non ci fosse stato l’obbligo di rimanere a casa, ognuno avrebbe trovato il modo di mettere il piatto a tavola come ha sempre fatto. Ma se mi obblighi (giustamente) a stare a casa, poi mi devi sostenere, sennò c’è qualcosa che non torna”.

Sempre a proposito del teatro, tu hai lanciato pochi giorni fa la proposta di Drive in teatrali. Ce ne vuoi parlare nel dettaglio, c’è già qualcosa che si muove in questa direzione?

“Questa proposta è nata sulla scia di una discussione che facevo con i produttori di un film che sarebbe dovuto uscire a breve, Mai per sempre di Fabio Massa. Parlavamo di come affrontare questo momento di blocco e anche quello successivo che ci vedrà comunque imbrigliati in restrizioni. Un’idea per il cinema e per presentare il film in questa formula, che poi ho pensato di associare al teatro.

EMILIANO DE MARTINO E VALENTINA PROIETTO SCIPIONI (C) ENZO DE ROSA
EMILIANO DE MARTINO E VALENTINA PROIETTO SCIPIONI (C) ENZO DE ROSA

Lo so, può sembrare una follia, sono il primo a sostenere che il teatro si chiama teatro perché si fa dal vivo, ma ritengo anche che sia un qualcosa che non può essere legato esclusivamente ad un luogo, per lo meno in un contesto come quello attuale, dove non abbiamo garanzie né tutele. Non possiamo lavorare perché i teatri a quanto pare riapriranno solo a dicembre prossimo, nella visione più ottimistica.

Il modo per rispettare tutte le norme e tenere vivo il settore, a mio avviso, è solo quello del drive in teatrale. Non mi interessa molto avere la paternità dell’idea o arrivare primo o 112esimo a farlo, ma io lo farò di sicuro come serata zero, come tentativo, come scommessa, come esigenza di non fermarmi. Lo farò e ci sto lavorando davvero seriamente. E sembra che non ci voglia nemmeno molto tempo prima di darvi la serata di presentazione”.

L’attrice Monica Guerritore, in una lettera al Presidente del Consiglio, ha chiesto di poter riportare il teatro in Tv come tanti anni fa. Cosa ne pensi?

“Il teatro in Tv è qualcosa in più, che deve esistere perché deve essere conosciuto e trasmesso alle nuove generazioni sui canali Tv più seguiti, ma non è la soluzione. Perché a differenza del Drive in, dove ogni compagnia, anche la più modesta, può far conoscere il proprio lavoro ed essere seguita dal pubblico, in Tv non credo ci sia spazio per tutti. Va bene per chi, anche giustamente, ha una visibilità tale da poter andare in onda in prima serata.

EMILIANO DE MARTINO (C) ENZO DE ROSA
EMILIANO DE MARTINO (C) ENZO DE ROSA

Io stavo già lavorando in tempi non sospetti, da novembre-dicembre, a una piattaforma streaming, una sorta di Netflix del teatro. Che comunque non voleva sostituire gli spettacoli dal vivo, ma solo valorizzare tutte le compagnie, dalle più popolari alle più piccole ma meritevoli. E’ un progetto che riprenderò solo quando riprenderanno le esibizioni”.

Sulle piccole produzioni teatrali cosa si può prevedere per i prossimi mesi se dovessero riprendere gli spettacoli? Esibizioni in spazi all’aperto con spettatori molto distanziati in estate e accessi limitati in autunno?

“Navighiamo a vista, purtroppo. Attendiamo i prossimi decreti, l’arrivo del vaccino o la sparizione improvvisa del virus e vedremo cosa succederà”.

EMILIANO DE MARTINO
EMILIANO DE MARTINO

Giovedì scorso (il 23 aprile ndr), sei stato ospite della trasmissione via web Teatro Casalingo, format voluto dall’Associazione Scena Teatro di Salerno. Come sta andando questo tipo di intrattenimento? C’è possibilità di fruirne anche in futuro o è solo una soluzione temporanea?

“Sì, è un salotto molto elegante e ben strutturato, degli amici Giuseppe Petrosino e Antonello De Rosa. De Rosa è un attore stre-pi-to-so, adoro il suo talento e la sua semplicità. Ho partecipato volentieri e credo sia una formula di comunicazione da tenere viva. Anch’io mi sto cimentando in interviste giocose con colleghi e personaggi di sport, Tv e spettacolo con Le interviste in isolamento. Ed è un format che terrò e perfezionerò quando tutta questa situazione si sbloccherà”.

Ti chiedo infine dei tuoi progetti futuri e se questo Covid 19 ti ha dato qualche spunto nuovo, se ti ha fatto vedere il mondo sotto una luce diversa come sta capitando a tante persone.

“Bèh, a prescindere dalla motivazione per cui mi sono ritrovato, come tutti, ai domiciliari, devo dire che mi ha dato davvero modo di ritrovare un po’ il centro delle cose. Non ho fatto chissà quale lavoro introspettivo, ma mi sono coccolato. Mi sono preso quegli spazi e quella libertà che la vita frenetica che faccio non mi permette. A livello creativo ero convinto di fare di più, ma non è detto che non mi illumini e cominci a scrivere stanotte. D’altronde siamo ancora in quarantena…

a cura di Anna Cavallo