Emma Bonino sulle figlie in affido Aurora e Rugiada: “Purtroppo ho dovuto fare un passo indietro”

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Di Redazione Gossip

Sappiamo che Emma Bonino ha avuto per qualche anno due figlie in affido. Successivamente, però, ha preso una decisione molto dolorosa, quella di separarsi dalle figlie adottive, perché ha riconosciuto di non potersi impegnare “per sempre”. L’esperienza di Emma Bonino è stata molto toccante, secondo quanto viene raccontato nel libro di Myrta Merlino. La leader radicale aveva deciso anni fa di occuparsi di due bambine abbandonate, in modo da offrire loro il suo affetto. Ma questa esperienza non è andata avanti per molto tempo, visto che alla fine Emma Bonino ha preso una decisione importante e difficile

Nonostante il dolore che ha provato, ha deciso di separarsi dalle due bambine, permettendo che trovassero un’altra sistemazione che potesse garantire loro una maggiore stabilità negli anni, una stabilità che lei non si sarebbe sentita di garantire alle piccole. Ha spiegato di non essere capace di pensare al “per sempre” e per questo ha preso una decisione molto dolorosa, dimostrando allo stesso tempo l’amore e la voglia di garantire alle bambine una vita serena.

La donna, tuttavia molto riservata sulla sua sfera privata, ha avuto due relazioni sentimentali con i militanti radicali Marcello Crivellini e Roberto Cicciomessere. Le motivazioni per cui non sia mai convolata a nozze, tuttavia, rimangono ancora oggi un mistero. La donna vive da oltre trent’anni in una casa nel rione romano di Trastevere. Vive in una minuscola mansarda e gode di una vista spettacolare su Roma.

Emma Bonino, l’aborto e le figlie in affido Aurora e Rugiada

Bonino racconta l’esperienza dell’aborto, vissuta in prima persona. Una battaglia, quella per garantirsi il diritto all’interruzione di gravidanza, cui l’esponente del radicalismo liberale italiano ha dedicato un’ampia fetta della sua carriera. Il desiderio di lottare, ha ricordato di fronte a Fagnani, sarebbe maturata dopo la terribile esperienza vissuta in prima persona:

“L’umiliazione è stata talmente forte che mi sono detta mai più. L’umiliazione di dovere andare di notte e di nascosto a cercare il professore e tornarmene in treno. Mi chiedevo perché mi stesse capitando, perché lo stessi subendo. Da allora mi sono detta ‘a nessuna mai più’”. “Non ho mai avuto figli”, ha rivendicato subito dopo, “Un figlio è per sempre e questo per sempre dentro non ho mai avuto il coraggio di dirmelo. Ho avuto altri tipi di coraggio ma questo no”. Celebre la foto, ricordatale dalla padrona di casa, del 1975 in cui sembrava che fosse la stessa Bonino a stare praticando un aborto: “Quando ero in esilio in Francia perché a un certo punto è arrivato un mandato di arresto, le attiviste avevano imparato la tecnica in Cina, che è una tecnica che adesso si usa in tutti gli ospedali. Certo, mi sentivo responsabile. Verificavo che si fosse all’inizio della gravidanza”. Proprio perseguendo il desiderio di creare un percorso sicuro verso l’aborto, Emma ricorda di avere conosciuto due giovani donne che sono rimaste centrali nella sua vita: “Durante l’esperienza dell’aborto mi è capitata di avere in affido due ragazze, Aurora e Rugiada, con cui ho mantenuto ottimi rapporto. Forse il mio desiderio di maternità si è esaurita con questa esperienza”.