Benvenuti nell’universo femminile di LetteralMente Donna. Faremo un viaggio tra Europa, Stati Uniti e Canada tra la fine del diciannovesimo secolo e la prima metà del secolo scorso. Parleremo di anarchia, rivoluzione e femminismo. Abbiamo dedicato la puntata di oggi ad Emma Goldman e alle sue battaglie.

“Il braccio dell’autorità ha sempre interferito nella mia vita. Se ho continuato da esprimermi liberamente, è stato nonostante tutte le limitazioni e le difficoltà poste sul mio cammino”

Così Emma Goldman scrive nella sua autobiografia intitolata “Vivendo la mia vita” facendoci comprendere quando fosse difficile il suo cammino da attivista. Anarchica convinta e fervida sostenitrice dei diritti dei lavoratori finì spesso in contrasto con le autorità giudiziarie di diversi paesi subendo spesso espulsioni. Eppure continuò a battersi per oltre 50 anni.

Emma Goldman e l’anarchia

Emma Goldman, fonte Darganot

Famosa per i suoi scritti e le sue qualità oratorie Emma Goldman nella sua vita girò il mondo battendosi per i diritti dei lavoratori. In nome di queste su idee organizzò, con la condanna degli stessi anarchici, un attentato contro un industriale americano reo di non aver fatto nessun accordo con i sindacati e di aver imposto la sua legge ai lavoratori. Andò anche in Russia dove inizialmente abbracciò la rivoluzione bolscevica salvo poi abbandonarla a causa della persecuzioni contro gli anarchici e i socialisti.

La battaglia femminista

“La storia ci ha insegnato che ogni classe oppressa ha ottenuto la sua liberazione dagli sfruttatori solo grazie alle sue stesse forze. È dunque necessario che la donna apprenda questa lezione, comprendendo che la sua libertà si realizzerà nella misura in cui avrà la forza di realizzarla”

Queste parole scritte dalla Goldman ci fanno comprendere un’altra sua importante lotta. Questa attivista americana dedicò molti scritti come “Amore, emancipazione. Tre saggi sulla questione della donna” e parte della sua lotta all‘emancipazione femminile. Per le sue battaglie sulla contraccezione, il controllo delle nascite e le sue idee è considerata insieme a Voltairine de Cleyre, uno dei precursori di quel femminismo che si sviluppò negli anni 60′ del 900′.

Stefano Delle Cave