Enzo Mari, scomparso il designer italiano

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Di Marianna Soru

Enzo Mari è scomparso nella notte a 88 anni presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, dopo una lunga malattia. Il designer, nato a Cerano in provincia di Novara nel 1932, vincitore di ben cinque compassi d’oro, ha contribuito alla ribalta del Made in Italy nel mondo con le sue opere. Insieme alla moglie e critica d’arte Lea Vergine ha dedicato la sua vita al design e al disegno industriale. Proprio lo scorso giovedì è stata inaugurata presso la Triennale di Milano una mostra in suo onore a cura di Hans Ulrich Obrist.

Enzo Mari ha frequentato l’Accademia di Brera di Milano, con formazione artistica e letteraria, con particolare attenzione ai temi della psicologia e della percezione visuale. Si dedica da sempre al disegno industriale. Pioniere della funzionalità e non solo dell’aspetto estetico, stringe amicizia con Bruno Munari. Grazie a lui, riesce a farsi conoscere nel panorama internazionale del design.

Enzo Mari, Tonietta per Zanotta (1987) - PhotoCredit: © Catawiki
Enzo Mari, Tonietta per Zanotta (1987) – PhotoCredit: © Catawiki

La carriera internazionale di Enzo Mari

Enzo Mari ha contribuito alla diffusione internazionale del Made in Italy. Nel 1972 partecipa alla mostra Italy: The New Domestic Landscape al MoMA di New York. Considerata la mostra che sancisce la nascita del Made in Italy nel mondo, vi partecipano designer come Ettore Sottsass e Vico Magistretti. Attualmente le sue opere sono internazionali. Dal Museo del design della Triennale Milano, al MoMA di New York, ricordiamo anche la collaborazione con diverse imprese come Artemide, Danese, Olivetti, Alessi. Tutti punti di riferimento del design italiano nel mondo.

Oltre alla produzione industriale, Enzo Mari è stato anche Professore di design presso il Politecnico di Milano, di storia dell’arte a Parma, e anche presso la scuola della Società Umanitaria di Milano. Inoltre, nel corso della sua vita ha ricevuto ben cinque premi Compasso d’Oro, il riconoscimento più importante conferito per il design dall’Associazione per il Disegno Industriale, di cui è stato anche presidente dal 1976 al 1979.

Enzo Mari e la sua Sedia numero 1 - PhotoCredit: web
Enzo Mari e la sua Sedia numero 1 – PhotoCredit: web

L’ultima esposizione e il dolore per la scomparsa

Proprio lo scorso giovedì ha inaugurato presso la Triennale di Milano una mostra dedicata ai 60 anni di carriera di Enzo Mari: una lunga retrospettiva che analizza in maniera approfondita il lavoro dell’artista. Curata da Hans Ulrich Obrist, la mostra raccoglie i 250 progetti più significativi tra i 2000 prodotti nel corso della sua carriera. Inoltre, sono state presentate 19 piattaforme di ricerca di approfondimento su temi cari all’artista, come le ricerche sulla produzione di serie, le indagini sulle ambiguità percettive, e le ricerche sulla produzione sperimentale.

Una grandissima perdita per il mondo dell’arte e del design italiano, come commenta Stefano Boeri, presidente della Triennale (che ricordiamo essere sede del Museo Italiano del design), che afferma “Ciao Enzo, te ne vai da gigante”. Enzo Mari era un artista attento alla funzionalità degli oggetti, alla loro intuitività, senza dimenticare l’aspetto estetico che esprimeva appieno la filosofia dell’artista. Grande commozione dunque per la scomparso di un pilastro fondamentale dell’arte contemporanea italiana, del Made in Italy, del disegno industriale.

a cura di Marianna Soru

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