Il mondo dell’elettrico continua ad espandersi anche nelle categorie motoristiche. Prima la Formula E, poi la Jaguar I-Pace Trophy ed ora l’EPCS. L’Electric Production Car Series è una nuova serie automobilistica tutta da scoprire.
Questa nuova serie automobilistica è stata ideata con lo scopo di voler istituire un campionato GT di vetture completamente elettriche. L’Electric Production Car Series sarà il primo campionato a zero emissioni che vedrà utilizzare vetture GT. Quali saranno le sue caratteristiche?
La vettura utilizzata: Tesla Model S P100D
Le vetture che verranno utilizzate dai 20 piloti che prenderanno parte alla prima stagione saranno delle Tesla. Il modello prescelto è la Tesla Model S P100D, uguale per tutti i piloti. La vettura sarà naturalmente preparata con un assetto particolare per permetterle di raggiungere le più alte prestazioni possibili.
Le vetture saranno in grado di fare da 0-100 km/h in 2.1 secondi, tre decimi meglio della versione stradale. La potenza complessiva si aggira attorno ai 778 bhp (circa 585 kW) grazie a delle batterie al litio con una potenza di 100 kWh. La dimensione delle batterie è senza precedenti: è la più grande dimensione mai utilizzata nel motorsport fino ad ora. L’autonomia si aggira attorno ai 90 km.
Il peso della Tesla Model S P100D è di 500 kg inferiore alla versione stradale permettendole di risultare maggiormente performante. Lo sdoppiatore anteriore a l’alettone posteriore permetteranno di massimizzare il grip in percorrenza di curva. Percorrenza che sarà agevolata anche da un impianto frenante appositamente studiato. Gli pneumatici prescelti sono i Pirelli PZERO GT4
Regolamento tecnico
Sotto un punto di vista tecnico, come abbiamo visto, la vettura che verrà utilizzata è una Tesla Model S P100D preparata appositamente in versione racing. Le vetture, tuttavia, non saranno identiche per tutti i piloti. Gli elementi in comune saranno il chassis, le sospensioni, l’impianto frenante, le batterie ed i sistemi di sicurezza.
Tesla Model S P100D in azione durante alcuni test a Barcellona – Photo Credit: EPCSPiena personalizzazione è invece concessa per la carrozzeria e la trasmissione. Questi però non saranno i soli elementi personalizzabili e sviluppabili dai costruttori. Sia il motore che la powertrain sono liberamente sviluppabili dai singoli costruttori, rendendo la serie ancora più avvincente. Vediamo ora la struttura del weekend di gara.
Sistema di punteggio e weekend di gara
Il sistema a punti è il sistema standard utilizzato dalla FIA. I punti vengono attribuiti in modo speculare alla Formula 1 per la gara, ma ci sono delle integrazioni non indifferenti. Il pilota che ottiene la pole position conquisterà tre punti mentre chi siglerà il giro veloce in gara riceverà due punti extra.
Tre punti aggiuntivi verranno attribuiti al vincitore della Drift Off competition. Quest’ultima rappresenta una particolare competizione a cui parteciperanno i due piloti vincitori e i due piloti più votati dagli organizzatori. Questa si basa su alcuni dift challenges, stabiliti prima del weekend di gara.
Il weekend di gara sarà così composto: 20 minuti di prove libere, 60 minuti di qualifiche con un giro secco per ogni pilota. Le gare saranno due: una day race ed una dusk race dove entrambe avranno una lunghezza di 60 km. La distanza minima, in generale, sarà di 50 km fino ad un massimo di 30 minuti a cui si aggiunge un giro aggiuntivo.