Eric Kripke si esprime in merito all’incidente sul set di Rust

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Di Redazione Metropolitan

Hollywood è ancora sconvolta dall’incidente sul set di Rust, nel quale è rimasta uccisa la direttrice della fotografia Halyna Hutchins. In questi giorni si sta discutendo sulla legittimità nell’utilizzo di armi vere sui set cinematrografi. Le tecnologie disponibili per la realizzazione delle pellicole fanno infatti dubitare sulla necessità di ricorrere a soluzioni potenzialmente pericolose e, come in questo caso, mortali. L’utilizzo di armi vere si giustifica spesso e volentieri con l’impossibilità di replicare effetti sonori e visivi realistici con budget ragionevoli. Ciononostante, gli attori e i tecnici, insieme a tutti coloro che sono impegnati sui set, si dicono giustamente preoccupati di lavorare in ambienti non sicuri.

A farsi portavoce di queste lecite osservazioni è Eric Kripke, showrunner di The Boys, il quale ha dichiarato di non voler più ricorrere ad armi vere nella realizzazione dei suoi progetti. A seguito delle condoglianze al cast di Rust, ha descritto l’idea di rimanere ferito o ucciso sul set come “il suo peggior incubo” e pertanto ha promesso di impiegare unicamente i flash della museruola VFX in futuro.

Quello che ha visto coinvolti Alec Baldwin e Halyna Hutchins, si sta affrontando la legittimità nell’utilizzo di non è stato il primo incidente avvenuto con dinamiche simili. Per quanto siano rari, eventi del genere lasciano un segno indelebile. L’esempio più comune è sicuramente quello di Brandon Lee, morto nel 1993 durante le riprese de Il Corvo.

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Matteo Cucchi