Eriksen e le esclusioni (in)spiegabili

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Di Redazione Metropolitan

Ancora una volta Christian Eriksen sembra partire indietro nelle gerarchie di Conte, con Brozovic favorito in cabina di regia per il derby delle 18. Il danese sin dal suo arrivo è sembrato sempre poco integrato nel gioco dei nerazzurri e non gradito al suo allenatore. Probabilmente le caratteristiche del numero 24 nerazzurro non sono ritenute adatte al 3-5-2 che l’ex mister della Juventus schiera in campo, restano però i dubbi sui motivi dell’investimento e poi sul suo impiego. Quando vedremo il vero Eriksen in maglia nerazzurra?

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(Credits: Claudio Villa – Inter/Inter via Getty Images)

Eriksen, ancora escluso

Nell’undici titolare che scenderà in campo a San Siro alle 18 sembra non comparirà ancora una volta Christian Eriksen. Il danese, nonostante diverse assenze a centrocampo, partirà ancora una volta dalla panchina. Tornano quindi i dubbi rispetto all’arrivo dell’ex Tottenham in nerazzurro: perché investire così tanto in un calciatore poco utilizzato? Arrivato a Milano, Eriksen avrebbe dovuto segnare la svolta decisiva per la corsa scudetto dell’Inter, rivelandosi, al contrario, un flop. Se inizialmente il ruolo di mezzala o di regista in cui Conte aveva provato a schierarlo non si era rivelato adatto alle sue qualità, in seguito anche il suo impiego da trequartista nel 3-4-1-2 post lockdown non è stato all’altezza.

Molto macchinoso e poco partecipativo alla manovra nerazzurra, anche all’interno dei nuovi meccanismi tattici studiati dal mister Eriksen ha fatto fatica. A conferma di ciò, durante le prime uscite di questa stagione il danese, sebbene l’Inter utilizzasse un modulo con un trequartista, ha totalizzato pochi minuti. Dietro le punte si sono infatti alternati Vidal e Barella, in una sorta di rotazione studiata da Conte all’interno delle ultime partite. L’apporto di Eriksen sembra quindi essere stato davvero poco incisivo, considerando anche il suo sporadico impiego anche nelle Final Eight di Europa League, nonostante l’esperienza e il carisma che avrebbe potuto offrire.

Quale futuro per il danese?

Durante la sessione di mercato si è parlato in più occasioni di una cessione di Eriksen. Sicuramente la bocciatura del danese dopo soli sei mesi nel campionato italiano sarebbe stata prematura; questo periodo ha però dato una risposta sulle intenzioni di Conte e su quanto spazio avrà il danese in futuro: poco. Non è il tipo di calciatore che piace al mister nerazzurro e, nonostante i tentativi, la scintilla non sembra essere ancora scoccata. È stata un’operazione intelligente quindi quella di gennaio? Oppure sta all’allenatore riuscire a trovare una sistemazione a un calciatore di una tale caratura? L’impressione è sempre che il suo turno stia per arrivare, che si riveli da un momento all’altro il grande campione che è stato in Europa. Forse un filo rosso in questa storia c’è: l’inettitudine. Manca, però, ancora un protagonista.

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Francesco Ricapito