Un cyborg programmato per gonfiare le reti avversarie. Un incubo per tutte le difese avversarie che, pur marcandolo stretto, non riescono a placare la sua fame di gol. Perché un attaccante si nutre di reti, ma Erling Haaland esagera costantemente: l’attaccante norvegese del Manchester City si sta esaltando sotto alla guida di Pep Guardiola migliorando, settimana dopo settimana, il suo clamoroso score. Il vichingo è una sentenza assoluta: sono 48 i gol messi a segno in questa stagione (32 in Premier League, 12 in Champions League, 3 in FA Cup e 1 in Coppa di Lega) in 41 presenze (28 in campionato, 8 in Europa e 5 nelle coppe nazionali). Numeri da capogiro che ben presto costringeranno i Citizen a rivedere il contratto (a cifre monstre) del numero nove che sta riscrivendo, grazie alle sue innumerevoli caratteristiche, il ruolo di punta centrale.
Erling Haaland c’è sempre: la stima di Guardiola, la felicità dei compagni di squadra e i complimenti dai vecchi campioni
“È sempre lì, la sua conclusione è stata molto bella – ha detto il suo allenatore, Pep Guardiola, alla fine del match contro il Bayern Monaco –. E’ molto giovane, è normale sentire la pressione. Oggi avevamo tutto da perdere e niente da guadagnare. Siamo una squadra che ogni anno migliora, ma l’esperienza che dà questa competizione porta i giocatori a sentirla molto“.
“Erling Haaland è un giocatore speciale – ha detto ai microfoni di BT Sport Bernando Silva, compagno di squadra al Manchester City dell’attaccante norvegese che sta riscrivendo le regole del numero nove –. Si distingue decisamente da tutti quelli che sono stati nella nostra squadra prima. Non ha bisogno di tocchi extra di palla. È presente in campo ma magari è come un’ombra per 85 minuti, ma tocca la palla una o due volte e basta. Fa gol. Con un giocatore così speciale in attacco, ci sentiamo molto più a nostro agio“.
“Quando è nato Haaland è nato qualcosa di speciale, ha ridisegnato il numero nove – ha detto Alessandro Del Piero commentando la notte europea di Champions League a Sky Sport –. Eravamo abituati questi grandi attaccanti che erano poco mobili e veloci. Van Basten li ha stravolti, era il primo calciatore che faceva tutto: Haaland non ha la tecnica di Van Basten, ma ha la potenza di Gullit e la cattiveria spaventosa. Ha una determinazione fuori dal comune, ridisegnerà tutti i record possibili secondo me, è in una squadra che gli dà la possibilità di segnare molto di più. Fantastico vederlo giocare“.
(Credit foto – pagina Facebook del calciatore norvegese)
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