Come riportato da molte testate giornalistiche americane, la stagione NBA sembra ormai destinata a concludersi in segno di protesta nei confronti degli abusi da parte delle forze dell’ordine nei confronti di persone afroamericane. Come ben sappiamo la maggioranza dei giocatori della lega più famosa del mondo è parte della comunità afroamericana e già in occasione del caso Floyd molti giocatori si erano opposti al fatto di ripartire con il basket giocato. La situazione è evidentemente molto delicata, non solo in NBA, ma ormai in tutti gli USA. Andiamo però ad analizzare la situazione un pò più da vicino.
Cosa ne sarà della stagione NBA
Stanotte i Bucks e i Magic si sono rifiutati di scendere in campo, scatenando una reazione a catena che coinvolgerà anche le partite di domani. I giocatori NBA, nello specifico gli All-Star più degli altri, sono considerati delle colonne portanti della società americana, lo stesso vale per NFL e MLB, essendo portatori di sano intrattenimento che gli americani considerano sacro. Molti giocatori di per sè si fanno carico del ruolo a loro involontariamente affibiatogli per diventare dei sostegni importanti delle comunità da cui provengono. Questo rapporto crea una sorta di legame “dare per ricevere” in cui lo sportivo guadagna dei soldi (tanti), e restituisce in cambio del sostegno per la comunità. Lebron ad esempio ha costruito una scuola ad Akron dove è cresciuto. Tutto questo per dire che se viene tolto il diritto di vivere senza conseguenze razziali alle comunità afroamericane allora i giocatori risponderanno sicuramente privando il popolo tutto del privilegio di vederli giocare.
La soluzione fondamentalmente è di ambito giuridico/legislativo, e detto francamente non mi sento nelle capacità di poter dare un mio giudizio. La questione dunque rimane aperta con Adam Silver che si trova una grande gatta da pelare tra le mani e una lega composta da giocatori che non vorranno rientrare in campo finchè giustizia non sarà fatta. Dunque non resta che aspettare che la questione si sbrogli e che venga finalmente ribadito il concetto di uguaglianza.