Nello spazio dedicato alle Parole dal Mondo, Esprit de l’escalier; espressione coniata dall’illuminista e filosofo francese Denis Diderot che indica la spiacevole sensazione di quando una risposta brillante arriva troppo tardi.
Esprit de l’escalier, la risposta brillante che giunge quando la conversazione è ormai conclusa
Un’espressione che indica l’assenza di tempestività. Esprit de l’escalier è la locuzione adatta per descrivere quella sensazione spiacevole che si prova quando, nel bel mezzo di una conversazione, si resta senza parole. Di fronte alle provocazioni dell’eventuale interlocutore, non si reagisce; la risposta giusta arriva sempre in seguito, a discorso ormai concluso, e dopo averla elaborata con tutto l’acume e la sagacia possibili.
Esprit de l’escalier, letteralmente, significa ”Spirito della scala”: proprio perché, la risposta a tono, viene in mente quando ormai è troppo tardi e si è già giù per le scale, intenti a uscire di scena. Identifica, quindi, una particolare situazione in cui si subisce una provocazione verbale senza essere in grado di replicare; facendo valere il proprio punto di vista con un modo di esprimersi adeguato alla contingenza. L’origine della locuzione proviene dalla lingua francese con una diffusione nella lingua italiana a partire dal XIX secolo.
Denis Diderot, il filosofo illuminista che coniò l’espressione
Fu Denis Diderot, illuminista francese, filosofo e inventore dell’Enciclopedia, a coniare l’espressione Esprit de l’escalier. La prima comparsa di questa nota locuzione, si trova nel Paradosso sull’attore: un trattato di arte drammatica scritto da Diderot e redatto in forma di dialogo fra due interlocutori. Durante una cena in cui Diderot era ospite dell’economista svizzero Jacques Necker, si sollevò un’obiezione che, sul momento, riuscì a far tacere il filosofo lasciandolo privo di argomenti con cui controbattere. Spiegò successivamente:
”L’uomo sensibile, come me, completamente preso da ciò che gli si obietta, perde la testa e non la ritrova se non in fondo alle scale”.
Esprit de l’escalier, il fondo delle scale, è un nitido riferimento all’architettura dell’edificio di cui era ospite. La casa di J.Necker poneva le stanze per i ricevimenti all’étage noble, il piano nobile tipico dei palazzi urbani dal Rinascimento fino al XIX secolo, posto nelle abitazioni gentilizie. Era, quindi, il secondo piano del palazzo. Trovare la risposta consona quando si era, ormai, in fondo alle scale significava farlo troppo tardi: a ricevimento concluso. Esistono anche delle forme espressive analoghe: in lingua tedesca Treppenwitz, e in lingua yiddish Trepverter.
Stella Grillo
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Foto in copertina: immaginefoto.com