Euro 2020, l’obiettivo di Lukaku: lasciare il segno anche in Nazionale

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

Romelu Lukaku punta Euro 2020. I suoi numeri con la maglia del Belgio sono impressionanti ed è infatti con 63 gol il miglior marcatore della sua Nazionale. Resta però la volontà di lasciare il segno in modo decisivo con i Red Devils e di segnare reti pesanti. È questo l’obiettivo di Lukaku, di cui ripercorreremo la carriera in breve.

Lukaku: dal Lierse alla Premier League

Nato ad Anversa da una famiglia congolese, Romelu Lukaku vive la sua infanzia in difficili condizioni economiche e sin da bambino si pone l’obiettivo di diventare un calciatore professionista per rendere la vita più facile a sua mamma e alla sua famiglia. Racconta di non poter dimenticare la scena di sua madre che allunga il latte con l’acqua per fare colazione; l’attaccante ha rivelato di aver capito in quel momento di essere povero e che avrebbe giocato nell’Anderlecht, trascinando la sua famiglia lontano dalle difficoltà e dai sacrifici. Ci riuscirà e andrà anche oltre: nelle giovanili del Lierse e poi dell’Anderlecht Big Rom stupirà tutti a suon di gol e nel 2009 firma il suo primo contratto da professionista. Debutta con l’Anderlecht in prima squadra a soli 16 anni e 11 giorni.

Con i belga realizzerà ben 41 gol in 98 presenza e attirerà l’attenzione del Chelsea, che nell’estate 2011 lo porterà a Londra per 12 milioni di euro. Con i Blues l’avventura di Lukaku non sarà delle più felici, disputando sole dodici partite al suo primo anno. Andrà quindi in prestito al West Bormwich Albion, realizzando 17 gol in 38 partite; da ricordare la tripletta da subentrato nel secondo tempo in un rocambolesco 5-5 contro il Manchester United. Torna al Chelsea, ma nell’agosto 2013 sbaglierà il penalty decisivo in Supercoppa UEFA. Verrà quindi ceduto all’Everton, dove troverà la sua consacrazione proprio sotto la guida di Roberto Martinez: 87 gol e 29 assist in 166 presenze.

Prima Mourinho, poi Conte

Le sue prestazioni con i Toffees attireranno il Manchester United di Mourinho, che lo acquisterà per 85 milioni di euro. La prima stagione tra i Red Devils è colma di soddisfazioni, ma il cambio tecnico in panchina e quindi l’arrivo di Solskjaer lo porterà spesso a sedersi in panchina. Anche per questo e soprattutto per la stima nei confronti di Antonio Conte, nell’estate 2019 Lukaku sceglie l’Inter, che lo acquista per 75 milioni di euro, diventando così l’acquisto più oneroso della storia nerazzurra. Trova la sua miglior forma proprio sotto la guida del tecnico salentino, trascinando l’Inter prima alla finale di Europa League, persa proprio per un suo autogol, e poi alla vittoria dello Scudetto. A fine stagione viene nominato miglior calciatore della Serie A.

Lukaku e il Belgio: obiettivo Euro 2020

Le prestazioni di Lukaku con la maglia della Nazionale sono state finora impressionanti. Esordisce a quasi diciassette anni con il Belgio e qualche mese dall’esordio segna la sua prima doppietta con la maglia dei Red Devils. Fino ad oggi sono 63 i gol di Big Rom, che è diventato il miglior marcatore della storia del Belgio. Non ha però ancora trascinato la sua Nazionale al successo di un torneo internazionale ed Euro 2020 potrebbe essere l’occasione giusta per Lukaku. L’attaccante arriva alla competizione dopo la sua miglior stagione in carriera e con già 3 reti in quattro partite in questo europeo.

Francesco Ricapito

LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI DELL’AUTORE

Seguici su Metropolitan Magazine

Credits: Belgian Red Devils Facebook