Non una grande figura, onestamente, per la nazionale che detiene nella sua bacheca il titolo continentale conquistato nella scorsa edizione. In Italia-Spagna, infatti, sono emersi tutti insieme i limiti di una rosa che dovrà sudarsi la qualificazione agli ottavi nella dura sfida contro la Croazia. Gli iberici hanno dominato dall’inizio alla fine sprecato innumerevoli palle gol e passando in vantaggio grazie al goffo autogol dello sfortunato Riccardo Calafiori. Il punteggio, però, sembra quasi lusinghiero vista l’apatia, terribile, vissuta dagli Azzurri, irretiti dal gioco delle Furie Rosse e dalla loro aggressività in fase di costruzione dal basso dell’Italia. Un mix che, unito al maggior tasso tecnico dei ragazzi di Luis de la Fuente, non ha lasciato scampo ai calciatori di un Luciano Spalletti completamente annichilito. Una brutta prestazione da dover immediatamente cancellare: mentre gli spagnoli volano agli ottavi, i campioni in carica dovranno giocarsi la qualificazione contro la Croazia di Luka Modric. Basterà anche un pareggio nell’ultima del Girone B di Euro 2024.
Italia-Spagna, Luciano Spalletti è deluso: “Mi aspettavo qualcosa di più”
“Loro sono stati troppo più forti e hanno vinto meritatamente. a chiave del problema è che noi siamo stati sotto il livello per reazione e per riguadagnare le posizioni basse, ci hanno creato problemi di velocità di scelte – ha detto il Commissario Tecnico degli azzurri, Luciano Spalletti, ai microfoni della Rai dopo la gara –. Quando ho messo giocatori più freschi abbiamo recuperato in intensità e creato situazioni per pareggiare. La Croazia? Dipende come ci arriviamo. Se non abbiamo scelte di come giocare la palla diventa difficile.C’è stata troppa differenza nella brillantezza, non si può andare a parlare di altro. Se non hai la stessa gamba degli altri non puoi fare scelte con la stessa velocità. Se sei compassato di fronte a un avversario di qualità come loro poi perdi qualsiasi possibilità di reazione. Al di là delle qualità tecniche di Williams e Yamal sopra la media, in generale sono stati differenti i tempi di reazione. Siamo stati vittima delle loro riaggressioni, sbagliando tanti passaggi anche facili. Forse dovevo far recuperare di più la squadra, gli abbiamo dato un giorno e mezzo. Inutile girarci intorno, quando non riesci a essere corto e invece c’è stata troppa frenesia. Bisogna ribaltare il concetto di squadra e non lasciare sempre il pallino agli altri, cosa che non mi piace fare. Non sono l’uomo adatto per quel tipo di calcio. Mi aspettavo un tentativo di fare qualcosa di più“.
(Credit foto – pagina Facebook Nazionale italiana di calcio)
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