A Strasburgo il Parlamento Europeo ha votato una risoluzione che chiede a tutti gli Stati Ue di rimuovere gli ostacoli affrontati dai membri della comunità LGBT+ nell’esercitare i loro diritti fondamentali.

Con 387 voti favorevoli, 161 contrari e 123 astensioni l’assemblea plenaria da il via libera al testo.

Nel testo si legge “i matrimoni o le unioni registrate formalizzate in uno Stato membro dovrebbero essere riconosciute in tutti i Paesi Ue“. Inoltre “coniugi e i partner dello stesso sesso dovrebbero essere trattati allo stesso modo delle loro controparti di sesso opposto”.

Tutti gli Stati membri dovrebbero riconoscere come genitori legali entrambi gli adulti menzionati nel certificato di nascita del bambino. Dovrà essere garantito il diritto al ricongiungimento familiare a entrambi i genitori in famiglie composte da genitori dello stesso sesso. “Per garantire che i bambini non diventino apolidi quando le loro famiglie si spostano tra Stati membri, le famiglie dovrebbero essere trattate allo stesso modo in tutta l’UE.”

Ue: Zona di libertà LGBTIQ

L’Europarlamento è arrivata a tali decisioni dopo aver dichiarato l’Ue una “zona di libertà LGBTIQ” nel marzo 2021.

I deputati hanno inoltre denunciato la discriminazione affrontata dalla comunità LGBT+ in Polonia e Ungheria. Quanto avviene in questi due paesi non è accettabile e i deputati hanno chiesto ulteriori azioni come misure giudiziarie, procedure di infrazione e strumenti di bilancio nei confronti dei due Paesi.

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