Cultura

Ritratto di un Pianeta Selvaggio: la mostra di Simone Sbaraglia


Documentare le meraviglie della natura per preservarle dal cambiamento: questo è il fulcro di “Ritratto di un Pianeta Selvaggio”, la mostra di Simone Sbaraglia, fotografo naturalista romano, disponibile fino al 24 febbraio al Museo di Zoologia di Roma, gratuita per chi possiede la MIC Card.

La mostra

Nata come un progetto fotografico di ampio respiro, la mostra ha come protagonisti i luoghi più selvaggi della Terra, dove si trovano animali, paesaggi e scenari onirici e meravigliosi. A spiegarci i retroscena dietro ogni scatto è la voce di Simone Sbaraglia stesso, che ha provvisto ogni fotografia della mostra di un file di audioguida, accessibile grazie a dei codici QR che sostituiscono le tradizionali targhette.

Una femmina di Orango bacia il figlioletto sulla bocca. Foto Simone Sbaraglia.
Foto: Simone Sbaraglia – dal sito ufficiale della mostra

Il progetto

L’intento di Simone Sbaraglia è di usare la bellezza per sensibilizzare l’opinione pubblica sui cambiamenti climatici e sull’impatto che l’uomo sta avendo sulla natura. La sua fotografia non ritrae il degrado del pianeta, né le cicatrici lasciate dall’inquinamento, ma al contrario ci mostra le meraviglie della Terra, i suoi angoli più selvaggi e incontaminati, per portare lo spettatore ad amare la natura e a volerla preservare per non perderne l’incredibile bellezza.
Molte delle immagini ci portano direttamente a contatto con gli animali più esotici del pianeta, grazie a ritratti frontali scattati a distanza ravvicinata, che a volte ci portano faccia a faccia con leoni, tigri e altri animali feroci.

Ritratto frontale e ravvicinato di un Leone. Foto: Simone Sbaraglia

Foto: Simone Sbaraglia – dal sito ufficiale della mostra

L’uomo dietro l’obiettivo

È il fotografo stesso a raccontarci come è riuscito ad ottenere la fiducia dei suoi riluttanti “modelli”, grazie ad una postazione video in fondo alla sala, dove non lesina sui dettagli e le tecniche che gli hanno permesso di costruire il suo stile, una vera manna per gli appassionati di fotografia. Sbaraglia infatti non ha timore di sperimentare e accanto a scatti di grande realismo ce ne regala alcuni che non hanno nulla da invidiare ad un quadro surrealista di Dalì, come alcuni scatti tra i boschi Italiani o le immagini del deserto della Namibia.

Due alberi neri e secchi si stagliano sul terreno bianco e arido, sullo sfondo le dune di un rosso intenso. Foto: Simone Sbaraglia.

Foto: Simone Sbaraglia – dal sito ufficiale della mostra

Il percorso

Oltre ad essere un’esperienza visiva di grande interesse, la mostra di Simone Sbaraglia è un’ottima occasione per conoscere meglio il Museo di Zoologia; per raggiungerla infatti dobbiamo attraversare il percorso didattico permanente del Museo, che ci porta a conoscere il mondo animale prima di vederne delle immagini sensazionali.

Ritratto a distanza ravvicinata di un caimano. Ne vediamo gli occhi scintillanti e il colore giallastro macchiato di nero delle squame. Foto: Simone Sbaraglia

Foto: Simone Sbaraglia – dal sito ufficiale della mostra

Simone Sbaraglia

Simone Sbaraglia oggi

Fotografo naturalista romano, ha avuto una formazione da matematico, che lo ha portato ad un prestigioso lavoro di ricerca negli USA. Grazie ai suoi viaggi si innamora dei paesaggi naturali e nel 2005 torna in Italia per dedicarsi alla fotografia. Ora è inviato delle riviste InNatura, Oasis e Natura e viaggia nei cinque continenti per documentare la bellezza, l’armonia e la fragilità del nostro pianeta.

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