Every breath you take and every move you make
Every bond you break, every step you take, I’ll be watching you
Così inizia una dell canzoni più popolari dei Police, Every Breath You Take.
Pubblicato nel 1983, il brano fu uno dei più ascoltati di quell’anno, rimanendo a lungo nelle classifiche. Non solo: Sting, frontman della band a quel tempo, vinse un Grammy per la canzone dell’anno 1984. Inoltre Every Breath You Take è all’84esima posizione nella lista delle 500 migliori canzoni secondo la rivista Rolling Stone.
Il brano è contenuto nell’album Synchronicity, quinto lavoro dei Police e ottenne il Disco d’oro in America e quello di Platino in Danimarca, Regno Unito, Italia.
Da sempre è considerata una meravigliosa ballata d’amore. Ma è davvero così?
Sting negli anni ha ridimensionato la portata romantica del brano, definendolo anzi come cupo e tenebroso. Every Breath You Take parla d’amore in senso lato. In realtà contiene gelosia ossessiva, controllo, sorveglianza. Un amore malato che, con le parole dolci e la voce soave di Sting, agli ascoltatori è sempre sembrato invece sinonimo di romanticismo.
Sappiamo che a influenzare il cantante nella stesura del brano fu il divorzio dalla moglie. Sting ha anche affermato che probabilmente stava pensando al Grande Fratello quando l’aveva scritta: controllo e sorveglianza.
Police, amore o ossessione?
Ciò non toglie che il singolo ebbe un successo strepitoso. La maggior parte degli ascoltatori interpretò tuttavia la canzone in modo improprio. Se ad un primo ascolto sembra che una persona parli dolcemente a qualcuno di cui è innamorato, Sting ci ha svelato che in realtà non è proprio così.
Le parole del brano si riferiscono, infatti, ad un personaggio sinistro, cupo, ossessionato da chi ha di fronte. Dai suoi movimenti, dal suo respiro, come ci dice la canzone.
Un’ossessione che si sviluppa in un disperato “You belong to me”, “tu mi appartieni”. Non amore, ma possessione.
Per questa canzone fu inoltre girato un video di grande qualità cinematografica in bianco e nero. Sia MTV che VH1 lo nominarono come uno dei migliori video musicali di sempre, piazzandolo rispettivamente al sedicesimo e al trentatreesimo posto nelle loro classifiche. Il regista Daniel Pearl vinse il primo MTV cinematography award per il suo lavoro sul video.
Il brano è stato spesso riadattato e interpretato in varie occasioni importanti.
Insomma, il bello della musica è la libera interpretazione di essa, perciò nonostante tutto godiamoci questo meraviglioso brano e lasciamoci trasportare da ciò che a noi, solo a noi, trasmette davvero.
Nicole Ceccucci
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