Ex Ilva, trattative per il rinnovo della cassa integrazione

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Di Serena Pala

Si prospetta per Acciaierie d’Italia una settimana ricca di appuntamenti, a partire dall’incontro tra Confindustria e sindacati, e successivamente dal nuovo ciclo di audizioni in Senato. Si discuterà anche delle trattative per il rinnovo della cassa integrazione dei dipendenti dell’ex Ilva.

Gli appuntamenti della settimana per Acciaierie d’Italia

Ex Ilva – Photo Credits AGI

Domani incontriamo l’azienda per capire come in quest’anno intende affrontare i temi per noi prioritari, cioè ripartenza dell’azienda dopo un lungo periodo di stasi, aumento della produzione e riduzione della cassa integrazione“, ha annunciato Roberto Benaglia, segretario generale Fim-Cisl. Tra il 31 gennaio e il 3 febbraio sono previsti infatti una serie di appuntamenti per Acciaierie d’Italia. Oggi intanto, nella sede di Confindustria nazionale a Roma, l’ex Ilva incontra i sindacati per cominciare ad entrare nel merito industriale e occupazionale dopo il vertice dal ministro Adolfo Urso del 19 gennaio.

Dal giorno seguente invece è previsto un nuovo ciclo di audizioni della commissione Industria del Senato che ha già ascoltato Comune di Taranto, Regione Puglia, azienda, sindacati, ambientalisti, Federacciai e Casartigiani. A partire dalle dalle 14 toccherà ai commissari straordinari Sanac (un’azienda che rifornisce refrattari ad Acciaierie d’Italia verso la quale ha maturato crediti importanti), Arpa Puglia, Ordine dei medici di Taranto, Confapi e presidente di Acciaierie d’Italia holding, Franco Bernabè.

A concludere gli incontri sarà poi quello del 3 febbraio, giornata in cui alle 18 scadranno i termini per la presentazione alla commissione Industria degli emendamenti al decreto legge.

Ex Ilva: le parole di Benaglia e le trattative per il rinnovo della cassa integrazione

Queste le parole di Benaglia:

Condividiamo la decarbonizzazione, pensiamo che questa debba essere materia di una intesa specifica, ma non ci si arriva dall’oggi al domani. Servono risorse importanti, investimenti, garanzie serie per i lavoratori e un ruolo maggioritario dello Stato in Acciaierie d’Italia. La decarbonizzazione va gestita e non solo perché richiede tempo. È un qualcosa da costruire per gradi coinvolgendo il sindacato, ma nel frattempo bisogna che l’ex Ilva produca di più, faccia marciare gli impianti fermi e metta in cantiere il rifacimento dell’altoforno 5, cosa che l’azienda, nel vertice con Urso, si è impegnata ad avviare in quest’anno”.

Per costruire il futuro, c’è bisogno che il 2023 sia molto diverso dal 2022 e vi sia un miglioramento netto della gestione e dei risultati aziendali”, aggiunge ancora il segretario generale Fim-Cisl.

Va inoltre ricordato che a fine marzo scadrà il primo anno di cassa straordinaria che l’azienda ha ottenuto per 3.500 addetti come tetto massimo. Si andrà sicuramente verso un rinnovo per un altro anno, ma si tratta però di capire per quanti.

Serena Pala

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