F1, Patto della Concordia: Mercedes non firma?
Aria di “guerra” e polemica quella che tira nel paddock; da una parte un verdetto da chiarire per il bene della F1, dall’altra un accordo da firmare. Il Patto della Concordia sarà vigente ancora per questo Mondiale di F1, dunque urge una firma che ad oggi Mercedes non sembra voler apporre.
F1 Patto Concordia Mercedes – Le parole di Toto
12 agosto 2020. Questa la data in cui in teoria dovrebbe essere firmato il nuovo Patto della Concordia. Quest’ultimo altro non è che un accordo commerciale per la gestione e la divisione di tutti gli introiti di F1; il Patto, siglato per la prima volta nel 1981, deve necessariamente essere firmato da tutte le parti protagoniste del Mondiale. Una scuderia però sembra non essere intenzionata a firmare questo nuovo accordo; la Mercedes, capitata ovviamente dal suo team principal, ha per ora espresso la volontà di non voler siglare il nuovo Patto. Queste le parole rilasciate proprio da Toto Wolff:
“Credo che la Mercedes sia la più grande vittima. […] Ferrari ha mantenuto la sua posizione di vantaggio; Red Bull bilancia con Alpha Tauri; siamo noi i più danneggiati. Riteniamo di non essere stati trattati come in realtà meritiamo; non mi sento pronto a firmare il Patto della Concordia. […] Quanto potremo impiegare per trovare un accordo e firmare? Dipenderà dagli altri. Se i team sono disposti a sedersi a un tavolo […] allora penso che si possa firmare in fretta. Ma non ho visto questo approccio.”
F1 Patto Concordia Mercedes – Diritto di veto
Il Patto della Concordia è strettamente riservato a chi lo firma, ma alcuni dettagli di carattere generale sono comunque noti; tra questi la ripartizione dei “bonus” ai team, che nel nuovo accordo dovrebbe essere ridimensionata, e il diritto di veto, “oggetto” di discussione. Ferrari infatti lo aveva e lo ha mantenuto; questo perchè parte del riconoscimento del valore storico di un team. Queste le dichiarazione di Camilleri, amministratore delegato del Cavallino:
“Abbiamo conservato il diritto di veto, che non è solo importante per la Ferrari, ma per tutta la F1; ne dubito che lo useremo, però credo che averlo a disposizione ci consentirà di avere la giusta attenzione. Alcune squadre pensano che sia anacronistico e non dovremmo averlo, ma altre pensano che sia importante avere un “adulto” nella sala delle discussioni. Siamo molto coinvolti nel futuro della categoria, il Patto della Concordia è solo l’inizio. […] La chiave è garantire che la F1 sia sempre il punto più alto dell’automobilismo.”
La Rossa di Maranello ha ben contribuito in questi 70 anni di F1 e il Patto della Concordia premia anche la storia; il diritto di veto permette infatti ad una scuderia, come Ferrari, di bloccare alcune regole sportive o tecniche nel caso non siano di gradimento. Toto Wolff definisce “vittima” la Mercedes, anche se con fatica si può accostare questa parola ad una scuderia che domina lo scenario di F1; tra le sue dichiarazioni risulta anche una leggera minaccia di abbandono se le cose non dovessero cambiare. I motivi saranno tanti, ma forse il principale tra questi è proprio questa difficoltà a vedere una Ferrari con più “potere politico” nonostante i risultati in pista dimostrino una supremazia ben diversa.
Beyond The Race – GP 70° Anniversario: Buon compleanno F1!
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