Facciamo chiarezza sugli scopi della NATO

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Di Redazione Metropolitan

Dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina si è discusso sempre di più sul ruolo della NATO. L’organizzazione, che opera nel settore della difesa, è stata creata nel 1949 e ricopre un ruolo fondamentale all’interno dei conflitti internazionali. Attualmente ne fanno parte 30 Stati del mondo. L’organizzazione è cambiata nel corso degli anni, modificandosi in base ai cambiamenti intervenuti nella Storia.

L’evoluzione della NATO dal 1949 a oggi

Il 4 aprile 1949 USA, Giappone, Canada e molti stati dell’Europa occidentale, hanno stipulato a Washington il Patto Atlantico. La creazione di questo organo è avvenuta come risposta dell’Occidente al controllo che l’Unione Sovietica esercitava sui paesi dell’Europa orientale. In seguito al Patto Atlantico si procedette alla creazione della NATO, organizzazione che inizialmente aveva lo scopo di intervenire in caso di attacco sovietico a uno dei Paesi firmatari. Nel corso degli anni i rapporti tra URSS e NATO si sono inaspriti, e i due Paesi si sono imbattuti in una corsa agli armamenti nucleari. Negli anni Settanta, gli USA sembravano aver accumulato un ritardo sul piano miliare, infatti l’Unione Sovietica, rinnovando la sua dotazione di missili a medio raggio, aveva preoccupato tutto l’Occidente. Da qui le spese militari subirono un incremento in tutti i Paesi della NATO.

Con la fine dell’URSS è sorta nella NATO la necessità di ripensare i suoi compiti originari. Infatti, nel corso del tempo ci sono stati dei cambiamenti geopolitici che hanno reso i conflitti diversi dal semplice scontro armato. Quando due o più schieramenti si trovano in guerra, essi non combattono più solo dal punto di vista militare. Emergono una serie di variabili che hanno portato alla modifica degli ambiti di interesse della NATO. I nuovi settori sono la difesa collettiva, la gestione delle crisi e la sicurezza cooperativa.

Attualmente, i conflitti più rilevanti che la NATO si trova a dover affrontare sono distinguibili in due blocchi. Il primo, che si porta avanti da molti anni e che ha avuto i suoi effetti più spietati nelle ultime settimane, riguarda gli alleati dell’Est, che vedono come nemico la Russia. Il secondo, riguarda i Paesi del Sud, quindi l’instabilità del Medio Oriente e le crisi del Sud Africa.

Visti i presupposti che hanno da cui ha avuto luce la NATO e i cambiamenti che da quel momento la Storia ha subito, è normale porsi delle domande. Sicuramente nei suoi scopi originari questa organizzazione non ha ragione di esistere, a meno che essa sappia adattarsi rapidamente alle nuove sfide geopolitiche.

Michela Foglia
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