Fantasia, il più suggestivo e originale dei classici Disney usciva al cinema proprio il 13 novembre 1940.

«Quelli che vedrete sono i disegni, le immagini e le storie che la musica ha ispirato alla mente e all’immaginazione di un gruppo di artisti. In altre parole, questa non è l’interpretazione di musicisti esperti, il ché va a nostro vantaggio. Ci sono tre generi di musica nel nostro programma: il primo è il genere che racconta una storia precisa, poi c’è il genere che, pur non avendo una trama specifica dipinge una serie di immagini più o meno definite, e infine la musica che esiste come fine a se stessa. Il numero con cui apriremo il nostro programma […], è musica di quest’ultimo tema: quella che noi chiamiamo musica assoluta.»

Fantasia non venne subito apprezzato

E’ proprio con queste parole che il compositore Deems Taylor apre uno dei film; che ancora oggi rimane il più amato e visto da generazioni e generazioni di bambini e adulti. Ma all’uscita non fu apprezzato come in seguito, anzi. Disney voleva dare una svolta al suo lavoro, offrendo qualcosa di stupefacente e diverso, ma se si pensa che prima di questa uscita il capolavoro Disney fu Biancaneve e i sette nani possiamo ben capire come il pubblico non abbia preso in modo positivo il cambio di registro.

Fantasia è un elogio alla musica e fu il primo film in assoluto riprodotto in stereofonia e sicuramente non è il classico cartone che riprende una fiaba. Ecco perchè in molti non lo definiscono un vero e proprio cartone per bambini; ma qualcosa di molto più adatto ad un pubblico capace di apprezzarne citazioni e rimandi storici. Un esempio? Gli organismi monocellulari agli anfibi e oltre l’era dei dinosauri, realizzati così bene che persino Spielberg per il suo “Jurassic Park” si ispirò a quei disegni.

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