Dopo Korda, Johnson e Brooksby, Jannik Sinner batte in casa un altro statunitense, Mckenzie McDonald, e conquista il primo titolo 500 della carriera, nonché secondo successo della stagione dopo il 250 di Great Ocean Road. Con la vittoria inoltre l’altoatesino guadagna ulteriori tre posizioni e raggiunge il 15 esimo posto del ranking ATP.
Sinner e McDonald fanno tremare il cemento di Washington
Nel primo set lo Stadium Court del Citi Open quasi trema sotto i colpi tanto pesanti quando precisi di Sinner e McDonald, protagonisti di una battaglia spettacolare. Jannik sembra avere subito qualcosa in più e infatti è il primo a brekkare, nel quarto gioco. Quello successivo dura più di 10 minuti e vede il nativo di San Candido annullare tre palle break prima di restituire la battuta a McDonald. La reazione di Jannik arriva subito, brekkando nuovamente e ritrovando il vantaggio, ma nel nono game quest’ultimo viene vanificato nuovamente.
Dopo aver recuperato il break, McDonald concede altre sei palle break che sono anche dei set point; il tennista statunitense sembra erigere un muro di gomma contro cui rimbalzano i continui attacchi di Sinner che non riesce a chiudere il set. Nell’undicesimo game, sotto 0-40, McDonald rimonta e annulla altri quattro set point. È incredibile come in situazione di parità lo statunitense regali quasi all’avversario la possibilità di vincere il set per poi alzare immediatamente il livello per vanificarla. L’undicesimo set point però è quello giusto per Jannik, che dopo un’ora e sette minuti chiude il parziale sul 7-5.
Jannik cade e vince da campione
Nel secondo set i due sentono i minuti di gioco intenso del primo parziale e scalano una o due marce. Game decisi in 4/5 punti e pochi scambi, tranne quando i due sono chiamati a fronteggiare delle palle break. Il primo è Sinner che ne salva una nel terzo, poi McDonald due nel sesto e di nuovo Jannik che però questa volta non regge gli attacchi del numero 107 del mondo e perde il turno di servizio. Sfruttando turni di risposta poco incisivi dell’altoatesino, McDonald tiene stretto il vantaggio fino al 6-4, facendo sì che il destino della partita si decida al terzo set.
Questo si apre in modo favorevole per Sinner, che reagisce come meglio non poteva e strappa subito il turno di servizio a McDonald, che nonostante la tenuta pazzesca del campo accusa una lieve stanchezza. Nel quinto gioco lo statunitense ha a disposizione tre palle break per rientrare nel set, ma dal 15-40 Sinner tiene duro e mantiene il vantaggio. Nell’ottavo si ritrova a parti invertite, ma questa volta la palla pesa ancora di più: sul 15-40 l’altoatesino ha a disposizione due match point, ma McDonald è deciso a vendere carissima la pelle. Non solo annulla le due occasioni di chiudere la partita a favore di Sinner, ma riesce pure a brekkarlo nel game successivo. È qui però che esce fuori lo spirito combattivo di Jannik, che impedisce all’avversario di arrivare al tie-break chiudendo sul 7-5 dopo quasi tre ore di partita.
Con la vittoria Jannik passa dalla posizione numero 24 alla 15 del ranking ATP, a 880 punti dal decimo posto occupato da Denis Shapovalov. Bei passi avanti anche nella Race to Turin, in cui sale tre scalini sedendosi in decima posizione, lontano appena 260 punti dall’ottava piazza che significherebbe ATP Finals. Ricordiamo che un altro italiano, Matteo Berrettini, è saldo in terza posizione, sotto solo a Djokovic e Tsitsipas.
ENRICO RUGGERI
Photo Credit: via Twitter, @CitiOpen
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