Felice Maniero, l’ex boss della Mala del Brenta, è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della compagna.
Felice Maniero, 65 anni, è stato arrestato dopo la denuncia della 47enneMarta Bisello, sua compagna dagli anni ’90 e madre della figlia di 18 anni, che ha raccontato di maltrattamenti fisici e psicologici che sarebbe stata costretta a subire. Infatti da questa estate la donna vive lontano da lui, in una comunità protetta. E ora Felice Maniero si trova nel carcere di Bergamo dove è ristretto in una zona protetta.
Il passato criminale di Felice Maniero
Felice Maniero, ovvero “Faccia d’angelo” come è sempre soprannominato da quando con la sua banda terrorizzava il Nord Italia, ha subìto l’arresto nella sua casa a Brescia dove viveva da tempo, con una nuova identità. Per di più, egli gestiva con atrocità traffici e affari criminali di ogni genere. Ma nel suo diario criminale figurano anche sequestri di persona e spietate uccisioni verso chi andava contro. Inoltre, famoso negli anni ‘80 per aver messo in piedi nel Veneto un’associazione a delinquere dedita a rapine e traffico di droga e armi, che gli fruttarono una serie di arresti con conseguenti evasioni, era diventato un collaboratore di giustizia nel 1996.
Il suicidio della figlia maggiore e la nuova vita
Però, nel febbraio 2006 il suo nome fu sui giornali per il suicidio della figlia 29enne, Elena, avvenuto a Pescara, a causa di una delusione d’amore. Tesi vacillante, questa, in quanto si paventava l’ipotesi che la ragazza sarebbe stata invece uccisa per vendetta nei confronti del padre colpevole di aver collaborato con la giustizia. Poi, nel 2010 Felice Maniero torna in libertà dopo la scadenza dell’ultima misura restrittiva nei suoi confronti. Comunque, nella nuova vita sotto copertura l’ex boss si era messo in proprio con un’azienda di depurazione e trattamento delle acque, la Cafegi. Peraltro intestata alla compagna Marta, la ditta fallì nel 2016. (Guarda la storia di Felice Maniero raccontata da Roberto Saviano per la serie King of Crime andata in onda sul Canale 9).
Le prime parole di Felice Maniero dopo l’arresto
Maniero è scoppiato a piangere davanti agli agenti di Polizia al momento dell’arresto nella sua abitazione lombarda dove viveva da anni sotto protezione. “Vi prego, non portatemi in cella. Fatelo per mia figlia” avrebbe detto, in quanto il primo pensiero del boss del Brenta è andato proprio alla figlia, alla quale sarebbe molto legato.
Le parole dell’avvocato dell’ex boss
“Non è certo l’uomo che si può pensare nell’immaginario collettivo. Non ha negato alcuni scontri con la compagna. Ma ritiene il quadro amplificato probabilmente per il suo passato criminale” ha spiegato l’avvocato Luca Broli che lunedì mattina assisterà Maniero nell’interrogatorio di convalida.
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