Mattia Feltri, il figlio di Vittorio, è il nuovo direttore del giornale HuffPost

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Di Redazione Metropolitan

Mattia Feltri è stato nominato nuovo direttore dello HuffPostprendendo il posto che fino allo scorso gennaio era stato di Lucia Annunziata.

Feltri lavorava dal 2005 alla Stampa, di cui è stato caporedattore della redazione di Roma, inviato ed editorialista. Dal gennaio del 2017 è autore del Buongiorno, la famosa rubrica di prima pagina del giornale, che continerà a scrivere.

Mattia Feltri

Mattia Feltri nasce a Bergamo il 23 giugno 1969. Figlio di Vittorio, direttore di Libero, inizia a collaborare all’età di 19 anni con la redazione del Giornale di Bergamo, venendo assunto nel 1992. Successivamente nel 1995 passa a “Il Foglio” diretto da Giuliano Ferrara.

Nel 2002 scrive anche un libro per Rizzoli “Il prigioniero”, dedicato alla vicenda di Adriano Sofri. Nel 2004 passa a Libero, giornale fondato dal padre. Nel 2005 su indicazione di Massimo Gramellini a Marcello Sorgi, collabora con La Stampa e diventa caporedattore della redazione romana del giornale, occupandosi di retroscena politici. Dal 2010 firma la rubrica quotidiana Paesi e buoi, dove commenta in modo sarcastico il fatto politico della giornata. Nel 2016 pubblica con Marsilio il libro Novantatré, dedicato alla stagione di Mani pulite. Nel 2017, con il passaggio di Massimo Gramellini al Corriere della Sera, gli viene affidata la rubrica di prima pagina della Stampa Buongiorno.

La storia di HuffPost

Lo HuffPost, che fino a qualche tempo fa era chiamato Huffington Post, è un giornale online statunitense fondato dalla giornalista greco-americana Arianna Huffington nel 2005: la sua versione italiana è stata lanciata il 25 settembre 2012 con una collaborazione tra il gruppo Espresso e America OnLine (AOL), proprietaria della testata. Annunziata ne è stata direttrice fin dalla fondazione.

Lo HuffPost oggi fa parte del gruppo editoriale GEDI, che pubblica anche Repubblica, La Stampa e l’Espresso e che lo scorso dicembre è stato ceduto al gruppo Exor della famiglia Agnelli-Elkann, dopo essere stato per decenni sotto il controllo della famiglia De Benedetti.