Femminicidio a Taurisano, in provincia di Lecce

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Di Alessia Spensierato

Femminicidio a Taurisano in provincia di Lecce. Un uomo, Albano Galati, già noto alle forze dell’ordine, ha accoltellato la moglie e si è scagliato anche contro la vicina che è rimasta ferita. L’episodio si è consumato in via Corvaglia nella zona 167 del comune del basso Salento, sul posto 118 e forze dell’ordine. La vittima, di origini polacche, lascia quattro figli. L’uomo si è costituito.

Aneta Danelczyk, originaria della Polonia, è morta poco dopo l’arrivo dei soccorsi, a soli 50 anni, a Taurisano, nell’appartamento della vicina di casa da cui si era rifugiata sperando di riuscire a sfuggire dalla furia omicida del 57enne Albano Galati. Lui, dopo avere ucciso la moglie con un coltello da cucina a lama lunga, e aver ferito la vicina di casa che tentava di difenderla, ha chiamato la polizia, confessando quanto aveva fatto. E’ stato ascoltato a lungo dalla pm Giorgia Villa e sottoposto a fermo. Galati e Aneta si erano conosciuti in Svizzera dove i due lavoravano e poi si erano trasferiti in Salento, a Taurisano, il paese di origine di lui.

La loro relazione, però, stava per finire, si stavano per separare. Dal loro matrimonio sono nati quattro figli (tre maschi e una femmina), uno dei quali è ancora minorenne e che vivevano tutti con i genitori. Galati di recente era rimasto senza lavoro e aveva chiesto aiuto ai servizi sociali che lo stavano seguendo. Lavorava come netturbino ma il contratto era scaduto. Secondo alcune testimonianze, avrebbe detto ad alcuni colleghi che aveva intenzione di compiere un omicidio ma la cosa non era stata presa sul serio. Chi lo conosceva non lo considerava un uomo violento. E non risulterebbero denunce per maltrattamenti.

“La comunità è sconvolta – afferma la vicesindaca di Taurisano, Sonia Santoro – è una giornata triste per la nostra città. Il femminicidio è una realtà che bisogna contrastare con la cultura del rispetto della donna. Come amministrazione comunale nel nostro piccolo lo stiamo facendo”.

Solo dall’1 gennaio al 10 marzo, secondo un’analisi del Viminale, sono state uccise 20 donne: di queste 18 sono state ammazzate in ambito familiare-affettivo e 8 dal partner o dall’ex. Lo scorso anno le donne uccise sono state 119.