Ferragosto 2020, le norme anti-Covid: cosa si può fare e cosa è vietato

Un’estate diversa dalle altre a causa di una pandemia che ha scosso il mondo. Anche per la giornata di Ferragosto 2020 sono previsti controlli serrati nelle zone di villeggiatura e soprattutto dove potrebbero crearsi assembramenti. Osservati speciali i lidi italiani, ma anche i rifugi di montagna, i laghi e i locali della movida. Per festeggiare Ferragosto 2020 tutti dovranno rispettare le norme anti-Covid: mascherina, distanziamento sociale e igienizzazione delle mani. Ecco cosa è possibile fare e che cosa è vietato.

Ferragosto 2020: le norme anti-Covid

L’età media delle persone colpite dal coronavirus nelle ultime settimane si è abbassata arrivando a coprire la fascia compresa tra i 20 e i 50 anni. I ragazzi, spesso, trascorrono le vacanze all’estero e non si curano delle regole per contenere la diffusione del virus. Così, sindaci e governatori corrono ai ripari in vista di Ferragosto 2020 e fissano alcune norme anti-Covid che dovrebbero ormai essere diventate pane quotidiano per tutti.

Al momento – in seguito al nuovo Dpcm emanato dal premier Conte e valido fino al 7 settembre – rimane l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi chiusi e dove vi sono molte persone, oltre al rispetto della distanza di sicurezza di almeno 2 metri e la frequente igienizzazione delle mani. Rimane anche il divieto di assembramento, visibile soprattutto nelle zone della movida o nei locali notturni.

Controlli serrati per tutto il weekend

Il Viminale ha già predisposto una serie di controlli che vedono lo spiegamento di forze dell’ordine nei pressi dei maggiori lidi balneari italiani, oltre al controllo dei laghi e delle zone di montagna maggiormente prese d’assalto. Attenzione anche ai locali che soprattutto nello scorso weekend sono stati chiusi per il mancato rispetto delle normative di contenimento del virus.

Numerose sono anche le ordinanze emanate dai sindaci e dai governatori di città e Regioni. Occhi puntanti sulle feste in spiaggia, sui falò notturni, sulle notti trascorse a vedere le stelle: tutti potenziali eventi che potrebbero esplodere in nuovi focolai di contagio. Ma vediamo ora quali sono tutti i divieti che ogni governatore ha disposto per la propria Regione.

Tutti i divieti nelle varie regioni italiane

Attenzione ai nuovi divieti previsti per ogni singola Regione italiana: i controlli non mancheranno e le multe sono all’ordine del giorno.

In Sicilia, ad esempio, Nello Musumeci ha firmato un’ordinanza che prevede un controllo serrato in tutti i locali della movida ed esercizi commerciali con la previsione di sanzioni fino al massimo per i trasgressori delle norme anti-contagio. Vietate le feste nei locali al chiuso e limitate quelle all’aperto nel rispetto di tutte le norme previste dall’ultimo Dpcm.

Nicola Zingaretti, invece, ha previsto per il Lazio l’effettuazione obbligatoria dei test Covid-19 per coloro che rientrano da uno dei Paesi esteri considerati a rischio per l’elevato numero di contagi.

In Campania Vincenzo De Luca ha optato per la regolamentazione dei trasporti: mascherina obbligatoria e misurazione della temperatura prima di accedere a treni, traghetti, navi e aliscafi.

Anche nelle Marche e in Emilia Romagna – dove i lidi vengono spesso presi d’assalto – l’allerta resta altissima: vietati in moltissime città romagnole e marchigiane l’allestimento di tende, campeggio libero, falò e fuochi d’artificio. Solo a Cervia verranno sparati i fuochi d’artificio, ma vi saranno stretti controlli e ingressi contingentati (obbligo di prenotazione fino a un massimo di 100 persone). Anche la Puglia e la Toscana hanno blindato i loro lidi e predisposto divieto di feste, falò e fuochi d’artificio con la previsione di controlli serratissimi. A Padova, in Veneto, è stato annullato lo spettacolo pirotecnico e favoriti invece i piccoli eventi nelle cittadine della provincia.