La squadra di Maranello non ha portato modifiche importanti alla SF21, ma ha solo adattato la Ferrari alla pista di Baku dove conta l’efficienza aerodinamica. L’ultimo flap dell’ala anteriore è stato tagliato per ridurre la resistenza all’avanzamento.

Per la Ferrari c’è solo un adeguamento della SF21 alla pista di Baku: la squadra del Cavallino, in particolare ripropone l’ala anteriore più scarica fra le configurazioni a sua disposizione. Basta osservare l’ultimo flap aggiuntivo per vedere come sia stato ridotto nella corda, tanto che la scritta dello sponsor Mission Winnow risulta leggermente limitata in alcuni punti.

La Rossa a Monte Carlo ha messo in mostra ottime doti di trazione e carico aerodinamico alle basse velocità, mentre fra i difetti annovera la carenza di velocità massima in parte dovuta alla carenza (ridotta) di cavalli della power unit e in parte alla sua configurazione che non è certo fra le più efficienti.

Agli occhi più attenti degli appassionati più smaliziati non è sfuggito certamente il piccolo gradino che c’è nell’ultimo flap in prossimità del regolatore d’altezza: la parte a boomerang ha un’incidenza maggiore rispetto alla seconda porzione di profilo che si attacca alla paratia laterale.

Questi particolari testimoniano come la micro-aerodinamica esasperino certi aspetti a testimonianza di una ricerca che è sempre più orientata anche verso i dettagli.