In Italia il 19 marzo è anche conosciuto come la Festa del Papà. Sebbene negli ultimi tempi questa celebrazione sia stata un po’ trascurata, per moltissime famiglie rimane un’ottima occasione per trascorrere insieme del tempo. Si tratta di una giornata diffusa in tutto il mondo, anche se ogni Paese ha le proprie tradizioni. Ogni cultura infatti la festeggia in un giorno diverso, non esiste dunque una data universale per la Festa del Papà.
La figura di San Giuseppe
Essendo l’Italia un paese fortemente influenzato dal Cattolicesimo, la Festa del Papà non può che avere origini di carattere religioso. Venne scelta come data quella del 19 marzo in quanto giorno in cui si celebra San Giuseppe, padre putativo di Gesù. Il culto di questa figura ha origini antichissime, le prime testimonianze risalgono al V secolo, infatti in alcuni monasteri egiziani venne scritta la Storia apocrifa di Giuseppe il falegname. Per molti anni però questa celebrazione decadde, per riapparire di nuovo nell’anno 800 in un martirologio gallicano.
Inizialmente la figura di San Giuseppe era associata semplicemente a quella del marito della Vergine Maria, il suo ruolo di padre era spesso trascurato. La Chiesa cambiò questa visione che aveva di lui nel XIV e XV secolo, in particolar modo con l’avvento dei francescani che divennero custodi della “Casa di Giuseppe”. Ad estendere questa festività a tutta la Chiesa Cattolica fu Gregorio XV nel 1621, poiché precedentemente era celebrata solo da alcuni gruppi di monaci. Fino al 1976 in Italia la Festa del Papà era a tutti gli effetti un giorno festivo, ma con la legge n.54 del 5 marzo 1977 divenne un giorno feriale.
In Giuseppe hanno i padri di famiglia il più sublime modello di paterna vigilanza e provvidenza; i coniugi un perfetto esemplare d’amore, concordia e fedeltà coniugale; i vergini un tipo e difensore insieme della integrità verginale. I nobili imparino da lui a conservare anche nella avversa fortuna la loro dignità e i ricchi intendano quali siano quei beni che è necessario desiderare. I proletari e gli operai e quanti in bassa fortuna debbono da lui apprender ciò che hanno da imitare
Papa Leone XIII
Le tradizioni della Festa del Papà
Il modo tipicamente italiano di celebrare questo giorno non potrebbe avere a che fare altrimenti che con l’arte culinaria. Non si può pensare alla Festa del Papà senza avere in mente le famose zeppole di San Giuseppe, un dolce di origine napoletana. La tradizione vuole che San Giuseppe abbia dovuto vendere frittelle per poter mantenere la propria famiglia in seguito alla fuga in Egitto. Ma questo non è l’unico dolce tipico della festività, ad esempio in Toscana e in Umbria si mangiano delle frittelle di riso, mentre in Emilia-Romagna è molto diffusa La Raviola, ovvero pasta frolla ripiena di crema pasticciera o marmellata.
Ludovica Nolfi