Figli di Mattia Torre dal 23 gennaio al cinema

Foto dell'autore

Di Redazione Metropolitan

“Figli” il testamento cinematografico di Mattia Torre diretto da Giuseppe Bonito con Valerio Mastandrea e Paola Cortellesi dal 23 gennaio al cinema.

Tutti siamo degni della morte, nessuno ne è escluso. La differenza la fa il tempo, è lui che non lascia scampo, il vero colpevole del rimpianto. C’è chi ne ha avuto poco e chi ne avrà tanto e per Mattia Torre non è stato abbastanza. Un’ultimo atto è allora necessario per diffondere l’arte che l’ha contraddistinto. “Figli” per la regia di Giuseppe Bonito ne è il testamento che non parla della morte, ma della nascita. Ed a nascere è un nuovo Mattia, quello che non scrive più, quello che non c’è più, ma ci sarà sempre con la sua personale letteratura tra genio e ironia.

Mattia Torre autore di "Figli" foto dal web. Figli
Mattia Torre autore di “Figli” foto dal web

“Figli” in uscita il ventitrè gennaio è la storia di Nicola, il grandissimo Valerio Mastandrea, e di Sara, la grandissima Paola Cortellesi, che vedono sfumare il momento idilliaco del proprio matrimonio a causa della nascita del secondo figlio Pietro. L’inaspettato squilibrio trascinato dal nascituro complicherà l’armonia di un’apparente serenità familiare attraverso rancori, reminescenze e rimorsi. Amici sull’orlo della disperazione genitoriale e baby-sitter improbabili e introvabili saranno la cornice di un quadro tinto di angoscia. Il cast stesso è un omaggio a Mattia Torre vedendo avvicendarsi gli amici d’arte e di vita Stefano Fresi, Valerio Aprea, Paolo Calabresi, Andrea Sartoretti, Massimo De Lorenzo e Carlo De Ruggeri. Allargata la crepa è difficile ripararla, a quel punto inizia la trama, la trama della vita, che costringe a due scelte nette, conciliazione o separazione, e Sara e Nicola stanno imbilico a gambe larghe su questa frattura che si allarga e non rimane che saltare, da una parte o dall’altra.

Frame da "Figli" foto dal web. Figli
Frame da “Figli” foto dal web

“Figli” ironizza drammaticamente sulla famiglia e ci lascia l’anelito artistico di un grande autore che dell’ironia ha fatto la sua vita e ha riempito la nostra. Andiamo al cinema per Mattia Torre.