Filippo Graziani, chi è il figlio di Ivan Graziani: “Porto avanti le orme di papà”

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Di Redazione Metropolitan

Ivan Graziani nacque a Teramo il 6 ottobre 1945 sotto il segno della Bilancia. Fin da bambino si appassionò alla chitarra e a 18 anni venne scelto da Nino Dale per suonare nel suo complesso, piuttosto famoso in Abruzzo. Quest’esperienza, seppur non molto lunga, fu molto importante per gli inizi di carriera di Ivan, che debuttò anche come cantante. Nel 1966 fondò il gruppo Ivan e i Saggi, più tardi conosciuto come Anonima Sound. Con questa formazione incise il singolo Parla tu, che ottenne un discreto successo.

Nella sua produzione musicale ha sempre tenuto fede a quelle parole, senza omologarsi alle tendenze della musica italiana anni ‘60 e ‘70, e quindi senza entrare nelle fila dei cantautori «politici» ispirati al folk di Dylan, o in quella degli importatori del rock’n’roll alla Elvis Presley o degli imitatori dei Beatles. Perché Graziani aveva da raccontare qualcosa di suo, e la grande padronanza della chitarra gli ha permesso di farlo in un modo musicalmente nuovo, inventandosi un linguaggio a metà tra il rock e la canzone d’autore, mai sentito prima in Italia. Una scelta agli antipodi della discografia di moda, che l’ha reso unico, e per rovescio della medaglia l’ha allontanato dal successo facile, quello della popolarità patinata, delle vendite facili e della riconoscibilità. Dopo la sua scomparsa, grazie all’impegno della moglie Anna Bischi e dei due figli Tommy e Filippo Graziani che continuano a proporre il repertorio del papà, è nato il «Premio Pigro» per band e artisti emergenti, giunto alla sua 19a edizione e in programma per il prossimo 27 gennaio al Teatro comunale di Teramo. Un’opportunità per il mondo dei cantautori e un modo di rendere omaggio alla bravura di Ivan Graziani, ai virtuosismi delle sue corde e all’avanguardia di certi suoi album, mentre in concomitanza uscirà un cofanetto speciale e un vinile con il meglio del suo repertorio. Nella foto un ritratto di Ivan Graziani negli anni ‘70.

Dopo due anni di lotta con la sua malattia, Ivan Graziani si arrese al tumore al colon e morì il 1° gennaio 1997 a 51 anni, nella sua casa di Novafeltria, in provincia di Rimini. Dopo il funerale, vennero seppellite con lui una delle sue chitarre (una Gibson da lui chiamata ‘mamma chitarra’) e il suo tipico gilet di pelle. La moglie di Ivan è Anna Bischi. I due sono rimasti insieme fino alla morte del cantautore e hanno dato vita ai figli Tommaso e Filippo. Quest’ultimo è un cantautore, e ha già partecipato al Festival di Sanremo tra le Nuove Proposte nel 2014

Chi è Filippo Graziani, il figlio di Ivan

Filippo è figlio di Ivan Graziani e perciò nato e cresciuto in un ambiente pieno di musica, suoni, canzoni e di artisti. Verso i 18 anni, a distanza di anni dalla morte del padre, inizia con impegno a mettere le mani sulla chitarra e percepisce subito la sua grande affinità con questo strumento.

Verso i 19 anni inizia con il fratello Tommy, già navigato batterista con alle spalle anche l’ultimo tour di papà Ivan, a fare serate dal vivo in club e locali di tutta Italia in una formazione a trio guadagnando sempre più dimestichezza con i palchi e il pubblico, aprendo concerti e dividendo il palco con artisti come Renato Zero, Vibrazioni, Morgan, Negramaro, Nicolò Fabi, Max Gazzè ecc..

Nel 2008 forma il gruppo Stoner-rock Carnera con il quale, grazie all’uscita dell’EP “First round” entra nei circuiti dei club nazionali e arriva ad aprire l’unica data italiana di Zakk Wilde, storico chitarrista di Ozzy dei Black Sabbath.

Segue un periodo in cui si trasferisce a New York dove suona nei club del Lower east side, arrivando ad essere head liner nello storico Arlene’s grocery, club che ha visto gli albori di artisti del calibro di Jeff Buckley e Strokes.

Contemporaneamente scrive canzoni in italiano contaminate dal sapore folk elettronico del nord degli Stati Uniti.

Tornato in Italia e rinvigorito dall’esperienza oltreoceano Filippo decide di tornare alle radici e iniziare l’avventura di “Viaggi e intemperie” omaggio alla produzione musicale del padre Ivan
Preso a battesimo dal compianto Pepi Morgia, che ne cura la regia, nel novembre 2009 inizia un tour che riscuote un grande successo di pubblico, seguito da un album live che nel 2011 lo porta fra i 5 finalisti per la targa Tenco come miglior interprete.
il tour è tutt’ora attivo e tocca i teatri e le piazze d’Italia con grande riscontro di pubblico e critica.

Recentemente Filippo cura la direzione artistica e partecipa con la cover “E sei così bella” al disco “Tributo a Ivan Graziani” edito dalla Sony, che racchiude i 14 nomi del panorama musicale underground e non (Marlene Kuntz, Roy Paci, Simone Cristicchi, Cristina Donà, Paolo Benvegnù, Marta sui tubi, Raiz, La Crus ed altri…) che si confrontano con il repertorio di Ivan in cover del tutto personali e rivisitate.
Nel 2014 Filippo viene selezionato nei giovani di Sanremo dove presenta il brano “Le cose belle” che lo lancia nel mondo della musica italiana come cantautore.
Sempre nello stesso anno guadagna il premio Lunezia e la prestigiosa “targa Tenco” per il migliore album di esordio.