Con la chiusura di tutti i cinema, milioni di appassionati in tutto il mondo hanno dovuto, loro malgrado, assistere al rinvio dei titoli di prossima uscita. L’alternativa, che spaventa gli esercenti, è quella dei film on demand.

Film on demand

Tanti sono i film rimandati senza una data prevista, l’unica scelta delle grandi case di produzione per evitare un’eccessiva offerta di prodotti nelle sale dei cinema è quella di rendere molti film disponibile alla visione. Come? Con i film on demand.

Per questo tra i tanti titoli a disposizione spiccano, per esempio, il nuovo horror L’uomo invisibile di Leigh Whannell, il nuovo adattamento di Emma, il romanzo di Jane Austen e l’horror di Craig Zobel The Hunt, con Hilary Swank. Tutti titoli della Universal, essa è stata infatti tra le prime a puntare sulle uscite on demand a noleggio, proponendo film che in Italia ancora non erano usciti.

Anche la Warner, con Tornare a Vincere, il 23 aprile si lancerà su questa nuova tipologia di mercato cinematografico. Allo stesso modo Netflix, con The Lovebirds, e Disney, che il 3 aprile porterà sulla propria piattaforma l’ultimo lavoro di Dan Scanton Onward.

Cinema chiusi, la soluzione si trova nei film on demand
Immagine dal web
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Grande preoccupazione sorge ora tra gli esercenti dei cinema. Con l’avvento delle uscite on demand, infatti, è probabile che le uscite di nuovi prodotti avvengano sempre più spesso scavalcando la proiezione nelle sale, con buona pace per i proprietari di cinema.

Il problema del costo

I titoli sono attualmente disponibili, in Italia, su piattaforme come iTunes, Google Play, Rakuten Tv e Chili, con un prezzo di ben 15,99 euro. La somma, che supera di gran lunga quella del prezzo del biglietto del cinema, è facile da giustificare. Prima di tutto lo si può guardare comodamente sulla poltrona di casa propria in alta definizione, senza preoccuparsi di eventuali spettatori che disturbano la visione.

In secondo luogo, e cosa più importante, le case di produzione mettono immediatamente in conto che alcune persone potrebbero pubblicare il loro prodotto su internet rendendolo disponibile alla visione in maniera del tutto gratuita. Proprio per questo motivo le case, per evitare di rimetterci denaro, si tutelano aumentando il prezzo. Il problema di fondo resta quello. A causa della disonestà di qualcuno che non ama il cinema, altri sono costretti a pagare.

Se il cinema lo si ama, non lo si boicotta. Perché sì, se guardate un film illegalmente mandate in rovina un mercato che in questo periodo sta soffrendo la più grande crisi degli ultimi anni.

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