La Fiorentina annichilisce una discreta SPAL per quattro reti a una. Prova molto convincente per i ragazzi di Pioli che mettono in mostra tutto il loro repertorio di bel gioco e talento.
La Fiorentina affronta il lunch match della 24^ giornata con le importanti assenze di Pezzella e Mirallas. Sfida una SPAL che ha conquistato una sola vittoria nelle ultime 14 gare, sei delle quali sono state pareggi casalinghi.
FORMAZIONI UFFICIALI
Fonte: http://violanews.com
SPAL (3-5-2): Viviano, Cionek, Bonifazi, Felipe, Lazzari, Kurtic, Valdifiori, Valoti, Fares, Antenucci, Petagna. A disp.: Gomis, Poluzzi, Simic, Floccari, Murgia, Regini, Vicari, Dickmann, Schiattarella, Costa, Paloschi, Spina. All.: Semplici.
Fiorentina (4-3-3): Lafont, Ceccherini, Milenkovic, Vitor Hugo, Biraghi, Veretout, Edimilson, Benassi, Gerson, Muriel, Chiesa. A disp.: Terracciano, Brancolini, Laurini, Norgaard, Simeone, Pjaca, Dabo, Hancko, Graiciar. All.: Pioli.
Arbitro: sig. Pairetto della sez. di Nichelino.
La cronaca del match
Viola subito pericolosi, al 4′, con un delizioso e rapido fraseggio: al limite dell’area triangolano Biraghi, Muriel e Veretout; il francese si presenta davanti a Viviano e prova a infilarlo con un chirurgico esterno destro. Felipe salva sulla linea. I problemi di infermeria, però, non colpiscono solo la viola. Al 9′, infatti, Lazzari è costretto ad abbandonare il campo per un infortunio muscolare, rilevato da Murgia. Al 32′ gli ospiti provano a suonare la carica: Biraghi crossa un pallone teso dalla fascia sinitra che arriva nell’area piccola; Muriel impatta di interno e fa tremare la traversa.
Un andamento apparentemente già metabolizzato che, però, viene spezzato dalla rete della SPAL. Al 36′ Antenucci sfugge alle marcature viola e si catapulta verso il fondo; appoggia al centro per l’accorrente Valdifiori sul quale è miracoloso Lafont. Ma il pallone rimane lì e, per Petagna, è facile il tap-in vincente. La reazione arriva al 44′: Biraghi appoggia al limite dell’area per Edimilson Fernandes che segna, con un sinistro violento, il suo secondo goal nelle ultime tre partite.
La partita molto tattica vista nel corso del primo tempo, dà modo di monitorare i componenti di due squadre con la voglia di alzare l’asticella delle proprie ambizione, sebbene il blasone dica tutt’altro. Eppure, è complice l’ottimo lavoro compiuto dai dirigenti di Fiorentina e SPAL sui giovani che si sono potuti apprezzare quest’oggi. Un duello non da poco, ad esempio, è quello combattuto da Bonifazi e Chiesa: la fantasia e la fine tecnica del figlio d’arte gigliato è stata messa a dura prova da uno dei difensori più sottovalutati della Serie A. Lo stesso Edimilson è una piacevole scoperta, che fa del tiro dalla distanza il suo punto di forza.
La ripresa
I primi minuti del secondo tempo, invece, danno prova di quanto la mole di gioco costruita dalla Fiorentina abbia il suo problema nel finalizzatore: Simeone stava rappresentando un problema che con Muriel si pensava fosse facile superare; ad oggi, il colombiano fà, invece, molta fatica. Certamente un peccato mortale se si considera che la banda Pioli può contare sull’aiuto di esterni bravissimi nello sfornare assist.
Nel tirare le somme,grande merito va dato alla difesa estense che sta fondando la sua salvezza su una retroguardia attenta. Difesa che, però, rischia la frittata al 58′ quando, un sinistro a giro di Gerson viene deviato in maniera beffarda e quasi fatale; ma Viviano battezza correttamente sul fondo. Sul proseguire del forcing viola, è Muriel a tentare un colpo al volo che termina abbondantemente a lato. Insomma, in una gara in cui si prospettavano fantasia e leggerezza nel gioco, i soli Antenucci e Chiesa non riescono a reggere il peso degli interi reparti. E, chiaramente, solo la SPAL può vederne appannaggio.
Al 68′ c’è la più ghiotta occasione per gli ospiti: Chiesa vede Muriel per vie centrali; il numero 29, entrato in area, scaglia una fucilata alla destra di Viviano dando solo l’illusione del goal. In una fase dell’incontro in cui la Fiorentina attacca come se non ci fosse un domani e la SPAL va di rimessa, Pioli decide di inserire el cholito Simeone al posto del rientrante (ma solo fisicamente) Marco Benassi (70′).
Colpo di scena al minuto 77! Nonostante la beffa sembrasse aver colpito la Fiorentina con un goal di Valoti, fotocopia della marcatura dell’azione che ha portato al goal di Petagna, Pairetto viene richiamato al VAR: oggetto della discussione non è il goal, bensì un fallo precedente nell’area spallina su Chiesa.
Calcio di rigore e trasformazione perfetta di Veretout; è 1-2! Situazione che cambia decisamente le sorti dell’incontro: nemmeno il tempo di mettere il pallone al centro, che la Fiorentina allunga su contropiede: all’80’ incredibie cavalvata di Simeone che, con la SPAL scoperta, fulmina di rabbia Viviano portando i suoi sull’1-3.
Fine della festa? Nemmeno per sogno: all’88’ Gerson ruba un pallone sanguinosissimo a Valoti sulla trequarti campo e, solo davanti a Viviano, appoggia comodamente la rete dell’ 1-4.
La Fiorentina torna a vincere dopo una prova concincente a momenti alterni, ma con la consapevolezza dei propri mezzi e del talento di giovani, attraverso i quali si può costruire qualcosa di bello.