Giancarlo Antognoni contro Mario Sconcerti. È stata perentoria e molto rude la presa di posizione dell’ex campione della Fiorentina nei confronti del noto giornalista fiorentino. Sono volate parole grosse.

Antognoni contro Sconcerti: volano parole grosse dall’ex calciatore viola

Ecco la durissima risposta di Giancarlo Antognoni a Mario Sconcerti ai microfoni di Radio Bruno: “Volevo rispondere a Sconcerti, anche se non ne varrebbe la pena. Voglio far capire al ‘fenomeno’ che negli ultimi cinque anni e mezzo ho lavorato come club manager, ogni giorno presente tra allenamenti, partite e ritiri. Rappresentavo la società. Commisso mi ha confermato lo stesso contratto dandomi in più la mansione di technical manager. Voglio far capire al signor Mario Sconcerti che non sono solo una bandiera, lavoro anche. Sono una bandiera in movimento, non ferma. E voglio anche dirgli che mentre lui si sciacquava le p***e, sempre che le abbia ancora, io ero presente per la Fiorentina. Lo stadio lo intestino a lui, io sono ancora attivo. Gli stadi di solito li intitolano ai morti, lui è più vicino di me. L’invidia è una brutta bestia. Con Sconcerti ho già avuto uno scontro 20 anni fa, quando mi dimisi. Nel fallimento ha chiesto pure gli stipendi, cosa grave. Poi viene a fare la morale a me sui soldi…“.

Passaggio sul futuro: “Il contratto è in scadenza, devo ancora parlare con la società. Prima parlerò con Barone, poi dirò la mia. Mi è stata fatta un’offerta di lavoro, la valuterò. Se mi andrà bene l’accetterò, altrimenti resterò a casa. Quando la società mi dirà che non servo più, me ne andrò, ma non me l’hanno detto. Il mio lavoro è di rappresentanza ma anche di conoscenza, non voglio rimanere alla Fiorentina solo perché sono la bandiera. Le difficoltà della Fiorentina sull’allenatore? In questo momento guardo tutto dall’esterno, parlerò dopo l’incontro con la società. Ci tengo a ringraziare i tifosi viola che come sempre si sono dimostrati i migliori”.

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Credit foto (Pagina Facebook Fiorentina Mio Amore)