First Empires: un dado per il tuo impero, la recensione

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Di Emanuele Iuliano

First EmpiresEric B. Vogel, già autore di Kitara (infatti ritroveremo qualche piccola analogia con First Empires), e l’artista Jérémie Fleury hanno creato questo gioco di peso medio-leggero per 2-5 giocatori della durata di 45-60 minuti per partita; consigliato per giocatori dai 14 anni in su. Asmodee, che ha fornito la copia per questo articolo e che ringraziamo, lo distribuisce in Italia ad un prezzo di circa 40€. Si tratta perlopiù di un Controllo Territori, ma la parte centrale è impegnata dai dadi (la cui presenza mi fa sempre brillare gli occhi!).

First Empires – Ambientazione & Ispirazione

E se l’intera storia del mondo avesse avuto un corso diverso? E se i grandi imperi della nostra storia non fossero mai esistiti? E se antiche civiltà diverse avessero raggiunto la grandezza? E se quelle civiltà non fossero mai crollate, ma avessero continuato a crescere nei secoli? I vinti avrebbero potuto essere i vincitori, i colonizzatori avrebbero potuto essere i colonizzati. Dopotutto, gli imperi si vincono e si perdono con un tiro di dadi!

tratto dal regolamento
Plance Giocatore – PHC: Emanuele Iuliano

Troviamo questa serie di domande a darci il benvenuto sulla prima pagina del regolamento. Un cliffhanger che ci motiva ad interpretare le civiltà protagoniste, così da diffondere la nostra presenza su tutti gli imperi permettendo di svilupparci ed estenderci. Potremo scegliere fra 5 personaggi di etnie diverse, a rappresentare anche la loro asimmetria nel gioco.

Esploratori, Traguardi e Città – Contenuto: Con Cosa Giochiamo

La confezione quadrata si presenta con delle dimensioni inferiori rispetto agli standard, magari a dimostrazione della leggerezza del titolo (dovrebbe avere le stesse dimensioni di Kitara, se non sbaglio). Nonostante il tema, la grafica è ricca di colori e linee morbide per i personaggi. Per il resto è tutto abbastanza classico e minimale. Eccone il contenuto:

1 Tabellone
25 Indicatori Civiltà (5 per ogni colore)
30 Segnalini Città in 5 colori
1 Tracciato Turno
5 Porta Segnalini in 5 colori
5 Plance Civiltà
1 Indicatore Turno
5 Dadi Civiltà
45 Carte Traguardo in 5 colori
50 Esploratori (10 per ogni colore)

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La mappa – PHC: Emanuele Iuliano

First Empires – Come Si Gioca

In base al numero dei giocatori, viene suggerito di non utilizzare determinate plance civiltà ed alcune regioni della mappa durante il setup. Come anticipato, ogni giocatore presenta un’asimmetria nei propri tracciati, che sono: dadi, tiri ripetuti, punti movimento, carte traguardo ed esploratori.

Una partita a First Empires dura 8 round, oppure 7 in 5 giocatori. Durante ogni round i giocatori svolgono il proprio turno in senso orario, seguendo queste 3 fasi: tiro dei dadi, movimento e conquista, avanzamento.

A inizio gioco, ogni partecipante riceve carte traguardo ed esploratori come indicato sulla base delle rispettive colonne. I meeple andranno posizionato nella regione di partenza della propria civiltà.

Durante la prima fase, molto semplicemente, lanceremo un numero di dadi pari a quelli indicati dalla posizione raggiunta sull’apposito tracciato arancione. I risultati colorati, corrispondenti alle 5 diverse colonne sulla nostra plancia, ci interesseranno principalmente nell’ultima fase. Se escono risultati Spada, ci serviranno per la Conquista.
A questo punto, osserviamo la posizione dell’indicatore civiltà sulla colonna blu, per capire quanti rilanci possiamo effettuare. Dopo aver deciso i risultati, sappiate che è possibile scartare Carte Traguardo per girare le facce dei dadi sul simbolo Spada.

Ora tocca dare importanza alla colonna viola, quindi parliamo della fase di Movimento. Possiamo spostare i nostri Esploratori sulla mappa di un numero di passi pari a quelli indicati dall’omonimo tracciato, appunto. Il movimento non può terminare nell’area dell’oceano e non possiamo oltrepassare le regioni con i nostri avversari, a meno che non possiamo e vogliamo conquistarle.
Per poterlo fare, basterà avere un numero di Esploratori maggiore a quelli del nemico lì presente. A tal proposito, andremo a sommare anche tutti i simboli Spada ottenuti con il lancio dei dadi.

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Esploratori, Città e Traguardi – PHC: Emanuele Iuliano

Una vota conquistata la regione, il perdente ridistribuirà i suoi meeple tra le altre regioni che occupa, mentre il vincitore guadagnerà anche il suo Segnalino Città (se presente) che cela dei Punti Vittoria da scoprire a fine partita. Siamo costretti a posizionare i Segnalini Città, non appena raggiungiamo un determinato livello in ogni colonna civiltà.

Eccoci, infine, giunti alla fase in cui sfruttare i risultati dei dadi (ad eccezione della Spada, ovviamente). In poche parole, associando ogni faccia ottenuta ad una regione dello stesso colore che stiamo occupando, potremo fare un avanzamento sull’apposita colonna civiltà della nostra plancia.
Esempio: ho ottenuto 2 risultati gialli, 1 blu ed 1 verde. Occupo 2 regioni gialle, 1 blu ed 1 arancione. Nella terza fase potrò fare 2 avanzamenti sulla colonna gialla ed 1 su quella blu.
Ma anche qui potremo sfruttare le Carte Traguardo; scartandole potremo girare i dadi sulla faccia che desideriamo.

In verità, le Carte Traguardo rappresentano degli obiettivi che possiamo soddisfare in qualsiasi momento durante il nostro turno. Possiamo pescarne di nuove immediatamente soltanto avanzando sul tracciato verde e quando le scartiamo (per modificare i dadi), le perdiamo per sempre. Ogni giocatore possiede il proprio mazzo di Carte Traguardo.
Lo stesso vale per gli Esploratori. Ne preleviamo degli altri dalla nostra riserva, non appena avanziamo sul tracciato civiltà giallo. Quelli nuovi andranno subito suddivisi tra le regioni che occupiamo.

Al termine della partita ogni giocatore somma i punti ottenuti da: Carte Traguardo soddisfatte, Segnalini Città avversari conquistati ed i propri che sono ancora presenti sulla mappa, più i PV indicati dalla posizione dei nostri segnalini civiltà su ognuno dei 5 tracciati.

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I tracciati/colonne sviluppo – PHC: Emanuele Iuliano

First Empires – Titoli di coda

Pur non amando queste meccaniche di gioco, ho trovato piacevole e soddisfacente intavolare First Empires. Probabilmente i dadi saranno stati complici di ciò. In verità ho apprezzato anche la sua leggerezza, l’aspetto grafico ed il meccanismo di sviluppo.
Mi è piaciuta molto l’idea di non perdere i propri esploratori qualora si venisse sconfitti, così da non sentirsi necessariamente spinti di troppi passi indietro nella partita. Ho gradito anche l’asimmetria tra le 5 plance (praticamente hanno valori diversi di partenza e durante lo sviluppo stesso).

Ambientazione: nulla di diverso dagli altri giochi con lo stesso tema. Percepibile sicuramente durante lo sviluppo della civiltà.

Interazione: assolutamente presente grazie alla Conquista.

Alea: beh, ci sono pur sempre i dadi! Quindi sì, c’è ed abbastanza.

Difficoltà: non direi affatto che è dai 14 anni in su. Lo consiglio anche ai neofiti come introduttivo al controllo territori.

Componenti: il lato estetico ci guadagna tanto grazie ai colori. Le plance sono double layer, quindi ottimo. Il resto delle componenti è buono decisamente. Carinissime le scatoline di carta per conservare i materiali di ogni personaggio.

Meccanismi: abbiamo, quindi: controllo territori, movimento su mappa, dadi, sviluppo, obiettivi personali, ecc. Un buon mix che non va a complicare alcunché e lo rende un titolo apprezzabile da molti giocatori.

Scalabilità: cambia decisamente in base al numero dei giocatori, poiché ognuno deve svolgere il proprio turno interamente. VI ricordo che, comunque, in 5 giocatori i round diminuiscono a 7 invece di 8.

E se…ci giocassimo e basta, senza farci troppe domande come all’inizio?

Have a good game!