Il fleet manager è una delle figure professionali più ricercate dalle aziende italiane e di tutto il mondo. Ma qual è il suo ruolo all’interno di un’azienda e, soprattutto, come si fa a diventare fleet manager e inserirsi immediatamente nel mondo del lavoro?

La grande richiesta di fleet manager, da parte delle aziende, si deve principalmente alla maggiore attenzione che si pone, in questo preciso periodo storico, al risparmio e al contenimento dei consumi relativi alle flotte navali che, ogni giorno, trasportano persone o consegnano merci in giro per il mondo.

Il fleet manager è infatti quella figura che, all’interno di un’azienda, si occupa della gestione di ogni minimo aspetto riguardante il parco mezzi.

In alcuni casi però, come vedremo, il ruolo del fleet manager non si limita a questo.

Cosa fa il Fleet Manager?

Il compito principale del responsabile della flotta è di occuparsi a 360° del fleet management.

A lui spetta quindi studiare la migliore strategia, tenendo conto ovviamente del budget e degli strumenti di cui dispone, per monitorare le prestazioni dell’intera flotta aziendale, con l’obiettivo primario di ridurre i costi relativi a consumi e manutenzione.

Per poter raggiungere gli obiettivi prefissati dall’azienda, il fleet manager svolge una lunga serie di attività come:

  • migliorare l’efficienza della flotta, attraverso lo studio di nuovi percorsi ed effettuando la corretta manutenzione dei mezzi;
  • analizzare la situazione aziendale;
  • riduzione dell’impatto ambientale della flotta, contenendo quindi le emissioni e conducendo la flotta alla transizione ecologica;
  • contenere i costi, evitando gli sprechi e ottimizzando l’intero processo produttivo.

Oltre a questi compiti, valuta, ad esempio, l’acquisto di nuovi mezzi in sostituzione di quelli vecchi, magari perché troppo inquinanti e poco efficienti.

Il suo lavoro consiste, quindi, nella continua e costante raccolta di dati relativi alla flotta aziendale, al loro studio e all’elaborazione di report su come intervenire per migliorare le performance dell’intera flotta.

Come detto, però, il fleet manager in molte aziende si occupa anche della mobilità dei lavoratori. Quando ciò accade, rientra nei doveri del fleet manager, ad esempio, pianificare sistemi di car-pooling o covetturaggio per ridurre le emissioni di CO2 nell’ambiente.

Che competenze servono per diventare Fleet Manager?

Il fleet manager, per poter svolgere il proprio lavoro in maniera efficiente, deve possedere una serie di competenze anche di una certa importanza. Nella maggior parte dei casi, infatti, si tratta di un manager, interno o esterno all’azienda, più preparato su tutto quello che concerne l’amministrazione e la gestione aziendale che di automezzi e viabilità.

Va ricordato infatti che il suo compito è di studiare i dati, raccolti spesso grazie all’aiuto di sistemi software, e di attuare le giuste strategie per ottimizzare costi e prestazioni della flotta aziendale.

Proprio per la complessità e la grande varietà di attività che è chiamato ad affrontare, il fleet manager collabora spesso con altri professionisti specializzati in settori differenti dal proprio.

In altri casi, a occuparsi del fleet management è direttamente un team di esperti che mettono a disposizione dell’azienda le proprie competenze.