Non è decisamente un momento positivo per le milanesi: entrambe le squadre sono uscite fuori dall’Europa, tra le due sicuramente sono i rossoneri ad uscirne a pezzi, dato che l’Europa League era un obiettivo importante per la stagione. I nerazzurri invece dovranno accontentarsi dei sedicesimi contro il Rapid Vienna.
STANCHEZZA, POCA MENTALITA’ O MANCANZA DI GIOCO, QUAL E’ IL PROBLEMA DEL MILAN GATTUSIANO?
Come già detto non è un momento brillante per la squadra di Gattuso, difatti dopo il pareggio contro il Torino, che aveva già fatto vedere delle difficoltà per i rossoneri, le prestazioni sono calate a picco. Il 3-1 contro l’Olimpiakos ha decisamente fatto abbassare la voglia ed il morale dei milanisti e di Higuain e compagni. Lo 0-0 contro il Bologna al Dall’ Ara ha fatto iniziare ufficialmente la crisi per gli uomini di Gattuso, adesso messi alle strette soprattutto dai tifosi, stanchi di vedere un Milan così mediocre e poco concreto. Come sempre accade in queste situazioni è stato trovato un capro espiatorio, anzi in questo caso addirittura due: Gonzalo Higuain e Rino Gattuso. Il primo è stato attaccato dalla stampa, criticato da tutti come se non avesse voglia di giocare per i colori rossoneri. Il secondo è stato incolpato soprattutto per il cambio Cutrone-Laxalt avvenuto in Grecia sul 2-1 per l’ex squadra di Yaya Tourè: anche lo stesso tecnico si è scusato per lo sbaglio commesso, ma la squadra continua a giocare male e senza idee. Si può veramente dare la colpa dei mali rossoneri ai due imputati? La risposta è negativa, dato che tutta la squadra sembra essere stanca e senza capacità di imbastire un’azione pericolosa, neanche contro un Bologna molto modesto. Il Pipita Higuain ovviamente non è esente da colpe, ma come si può dare contro ad un attaccante che non riceve palloni giocabili? Il Milan sembra ormai alla frutta, e sta dunque a Gattuso ridare morale alla squadra per poter arrivare a Gennaio in quarta posizione per poter così rinforzare la squadra con una posizione di classifica vantaggiosa. Urgono dunque degli acquisti, su tutti un centrocampista che possa dettare i tempi di gioco, dato che dall’infortunio di Biglia il Milan fa una fatica immensa a dare inizio all’azione offensiva. Adesso i rossoneri dovranno affrontare una Fiorentina in ripresa a San Siro senza Bakoyoko e Kessie, sarà una sfida molto difficile e soprattutto decisiva per il futuro, sia di Gattuso, sia dell’intera squadra.
INTER: BLINDARE IL TERZO POSTO E’ DIVENTATA LA PRIORITA’
Dall’altra parte di Milano, di parte nerazzura, la situazione è altrettanto difficile: l’eliminazione dalla Champions ha fatto intravedere tutti i difetti dell’Inter Spallettiana, che nei momenti decisivi della stagione ha steccato tutti gli appuntamenti importanti. Non aiuta sicuramente la questione Icardi-Juventus, tirata fuori da Wanda Nara a Tiki-Taka. Adesso i tifosi sono preoccupati, dato che i particolari che sono emersi negli ultimi giorni non mettono sicuramente in buona luce la società capitanata da Suning. I problemi adesso ci sono sia in campo, che fuori: l’Inter ha collezionato 4 punti in tre partite, una media non da Inter, soprattutto se andiamo a vedere che due partite su tre erano scontri diretti contro Roma e Juventus. Qualcosa non va, la dimostrazione è la bruttissima prestazione contro il PSV a San Siro, un 1-1 che ha fatto dire addio alla Champions per l’Inter. I nerazzurri sembrano l’ombra di se stessi, ma comunque sono riusciti a conquistare i 3 punti ad Udine, una trasferta difficile per tutti. Tutti i gol(o quasi) dell’Inter segnati nelle ultime partite hanno un solo nome: Mauro Icardi, uomo simbolo dell’Inter del nuovo ciclo cinese, il capitano. Le voci che corrono sulla sua possibile cessione non aiutano dunque la società cinese, adesso alle prese con i tifosi che non sono sicuramente contenti di queste voci. L’occhio però va dato al campo, ed adesso all’Inter aspetta una trasferta apparentemente facile contro il Chievo. L’obiettivo è vincere per blindare il terzo posto, pensando all’Europa League che non è poi così impossibile da vincere…
GIOVANNI LORENZANO