“Tous pour un, un pour tous!” scriveva Alexandre Doumas nel 1844 nel suo capolavoro di fama mondiale “I tre Moschettieri”. Sebbene Zielinski e Mertens non somiglino per niente ad Athos e Portos, molto hanno in comune con i due personaggi del romanzo francese: infatti, il giocatore polacco ed il ‘folletto’ belga con i loro sigilli hanno reso possibile la straordinaria rimonta andata in scena al San Paolo sabato sera contro l’ottimo Milan di Gattuso, mostrando insieme ai loro compagni di avere uno straordinario spirito di gruppo. Carletto Ancelotti, inoltre, ricalcando il ruolo di un moderno Aramis, ha saputo saggiamente azzeccare i cambi, tra cui, per l’appunto, quello di Mertens, autore della rete decisiva nel finale.
Il Napoli ha così regalato un’altra grande prova di carattere e sacrificio, dimostrando di essere in grado, come nella prima partita stagionale in trasferta contro la Lazio, di ribaltare il risultato e portare a casa i tre punti, posizionandosi così già al vertice della classifica. “Bisogna sempre tenere in considerazione ciò che è stato fatto, il livello di conoscenza dei giocatori. E poi ogni allenatore ha le proprie idee, bisogna cercare poco a poco di portarle, senza buttare via ciò che di buono è stato fatto nel passato. Poi la cosa più importante è considerare le caratteristiche dei giocatori: è su quello che si modella il sistema, non viceversa. Il primo aspetto sul quale ho voluto lavorare qui a Napoli è stato appunto questo, non depauperare tutto quello che questa squadra ha di buono. Stiamo cercando di aggiungere qualche accorgimento, come giocare più verticale, più aperto. Non so quanto tempo servirà, spero di fare bene in fretta”. Ha così dichiarato l’allenatore originario di Reggiolo in una recente intervista rilasciata su DAZN, mettendo anche in evidenza la preziosa eredità lasciata alla squadra dall’ex c.t. Maurizio Sarri.
Che questa possa finalmente rivelarsi l’annata giusta per concretizzare le tanto agognate ambizioni di sempre? Di certo è ancora presto per dirlo, ma con una personalità del calibro di ‘Re Carlo’ sulla panchina ed un collettivo di eccezionali talenti a disposizione nulla appare impossibile all’orizzonte e senza dubbio non è vietato sognare. “La verità è che l’unico problema del Napoli è che esiste la Juventus.” Il pensiero espresso dal giornalista Pierluigi Pardo ai microfoni di Canale 21 avrà sicuramente fatto storcere il naso a tutti i tifosi partenopei, ma quest’anno la sfida tra le due per la conquista dello scudetto potrebbe davvero offrire emozioni fortissime.
Unica nota negativa della settimana, a rovinare un clima di festa e speranzose aspettative per il futuro, è stato l’inasprimento della situazione tra Aurelio De Laurentiis ed il Comune per quanto riguarda la convenzione d’uso dello stadio, scaduta da un pezzo e non ancora rinnovata dalla firma del presidente. In questo modo la società rischierebbe di essere coinvolta in una fastidiosa causa legale; già dalla prossima gara casalinga contro la Fiorentina, in programma il 16 settembre, il club, infatti, nel caso in cui tale questione non sia stata ancora risolta, potrebbe essere obbligato a pagare la parcella per il servizio dei vigili urbani in occasione del match.
Aurelio De Laurentiis (fonte: dal web)“Tutti per uno, uno per tutti!” dicevo all’inizio di questo articolo citando Doumas: e se il suo suggerimento vale per quegli undici che ogni week-end scendono sul rettangolo verde per affrontare nuove imprese, non vedo perché non possa rivolgersi anche all’intera associazione sportiva azzurra per dirimere le altre varie difficoltà che talvolta capitano lungo il percorso.
Tartaglione Marco