Il Comune di Foggia è stato sciolto per mafia, ieri sera l’ufficialità, come riporta la fonte Sky Tg24.

Comune di Foggia sciolto per mafia: l’ufficialità ieri sera

A Foggia il Comune è stato sciolto per mafia dopo le indagini portate avanti in questi mesi. Le indagini hanno sottolineato la presenza “di concreti, univoci e rilevanti elementi su collegamenti tra gli amministratori locali e la criminalità organizzata”, per questo il Comune di Foggia sarebbe stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Sulla base di queste valutazioni della commissione di accesso inviata dal Viminale il 9 marzo scorso, il Consiglio dei ministri ha sciolto ieri sera il Comune di Foggia ed ha affidato ad una commissione straordinaria la gestione del Comune. La commissione, secondo la proposta avanzata dal ministro Lamorgese al Consiglio dei Ministri, sarà formata dal prefetto a riposo Marilisa Magno, dal viceprefetto Rachele Grandolfo e dal dirigente Sebastiano Giangrande.

Le dimissioni dell’ex sindaco di Foggia

Il Comune è stato sciolto, anche dopo le dimissioni dell’ex sindaco Franco Landella, che si sono avute lo scorso 4 maggio e non revocate entro i 20 giorni dalla loro presentazione, anche perché il 21 maggio era stato arrestato e posto ai domiciliari con l’accusa di tentata concussione, corruzione e rimesso in libertà dopo dieci giorni, come riporta la fonte Sky Tg24.

E’ dal 25 maggio che il Comune di Foggia è amministrato dal commissario prefettizio Marilisa Magno, ma nell’ente era già al lavoro la commissione di accesso del Viminale per accertare le presunte infiltrazioni mafiose. Per il 3 e 4 ottobre, si legge, che le elezioni non verranno svolte.